Savona, rubano oggetti funebri di rame al cimitero di Piana Crixia, denunciati tre predoni dai carabinieri
Si sono introdotti nel cimitero di notte per rimuovere e portar via gli arredi in rame delle tombe di famiglia presenti e probabilmente già scelti nei giorni precedenti. Ma i tre predoni sono stati sorpresi con le mani nel sacco e portati in caserma dai carabinieri. Il raid è stato sventato la scorsa notte nel piccolo cimitero di Piana Crixia, in provincia di Savona. Un residente, però, insospettito per la presenza di alcuni fasci di luce provenienti dal camposanto, ha allertato le forze dell’ordine ed è arrivata una pattuglia dell’Arma.
I militari hanno sorpreso tre uomini che, armati di palanchini, avvitatori elettrici e cacciaviti, stavano smontando le coperture in rame di due edicole funerarie e accatastavano le lastre metalliche a terra, in attesa di caricarle per portarle via. I carabinieri, dopo aver sequestrato il metallo rubato e gli attrezzi da scasso, sono riusciti a bloccare la banda e a portare tutti in caserma a Cairo Montenotte. La proprietaria delle edicole ha potuto successivamente constatare il danno alle tombe di famiglia e ha presentato denuncia per quanto capitato, permettendo così ai carabinieri di poter denunciare a piede libero per il reato di furto aggravato i tre malviventi alla Procura della Repubblica di Savona.
A proposito di furti di rame, a Genova la polizia ferroviaria nei giorni scorsi ha individuato e denunciato il ladro che ha più volte mandato in tilt il traffico dei treni a Genova nelle ultime settimane. Si tratta di un cinquantenne elettricista disoccupato da tempo, al quale sono stati attribuiti i furti di rame recentemente commessi nel Ponente cittadino. Le trecce in rame ferroviarie sono state più volte trafugate tagliando a pezzi quelle utilizzate per gli impianti di sicurezza e segnalamento che, rilevando l’anomalia tecnica, bloccavano la circolazione dei treni sino all’intervento del personale ferroviario competente per le operazioni di ripristino. L’attività di indagine ha accertato che la persona sospettata aveva anche venduto il rame rubato a un rottamaio genovese a cinque euro al chilo.