Obbligo vaccino Covid, tribunale di Viterbo annulla sanzioni a 3 docenti non vaccinati: “Miur paghi gli arretrati”

La sentenza di un giudice di Viterbo condanna il Ministero dell’Istruzione a versare gli stipendi arretrati a tre docenti sospesi dal servizio in quanto non vaccinati

Una sentenza del tribunale di Viterbo, pronunciata il 17 maggio, ha stabilito il reintegro in servizio di tre docenti di scuola pubblica, ed ha condannato il Ministero dell’Istruzione al versamento degli stipendi arretrati. I tre insegnanti, che a seguito della loro decisione avevano subito emarginazioni ed ostracismo, avevano preso la decisione di non farsi vaccinare con un farmaco sperimentale. La sentenza in questione riveste sicuramente una grande importanza: proprio alcuni giorni fa sono scaduti i termini temporali entro cui il MIUR avrebbe potuto fare ricorso, quindi il dispositivo del giudice non potrà essere appellato. 

Obbligo vaccino Covid, tribunale di Viterbo annulla sanzioni a 3 docenti non vaccinati

Si tratta una grande vittoria per lo studio legale SanTaLex, guidato dall’avvocato Mauro Sandri, che sul suo canale Telegram ha celebrato il risultato raggiunto: “tutti i dipendenti della Scuola sospesi hanno, pertanto, diritto di ottenere sia gli arretrati, sia gli emolumenti non percepiti, sia il trattamento pensionistico, integralmente”. Il verdetto in questione va sostanzialmente a contrastare quanto previsto dal decreto 172/2021, varato nel corso del governo Draghi e che proibiva ai docenti non vaccinati di lavorare. La sentenza, de facto, afferma che nel momento in cui uscì il decreto, le scuole erano obbligate a ricollocare il personale interessato dal provvedimento. 

Il fatto che una simile sentenza sia effettivamente passata rasserena la situazione in cui versano ancora oggi moltissimi docenti che, dopo essere stati sospesi dal lavoro nel 2021 e nel 2022 ora potranno effettivamente fare ricorso contro il MIUR. Quanto ottenuto è stato celebrato anche dall’avvocato Olav Gianmaria Taraldsen il quale, come dichiarato a “la Bussola” ha affermato che: “Il Miur avrebbe dovuto fare un ricollocamento obbligatorio per tutti questi docenti”. Come affermato dal giudice di Viterbo, il provvedimento varato con il governo Draghi era decisamente mal impostato, e facilmente smontabile. In ogni caso, come anche riportato da Taraldsen, al netto del fatto che in Italia non è valido il principio del precedente vincolante, “questa sentenza può diventare un orientamento a cui un altro giudice può guardare per decidere su casi simili”.