Strage di Fidene, Claudio Campiti a giudizio per omicidio aggravato da futili motivi e premeditazione, ma bufera su Avvocatura Stato: ha chiesto il "non luogo a procedere"
L'avvocatura dello Stato aveva avanzato la richiesta di non luogo a procedere nell'inchiesta per la strage di Fidene: un modo per estromettere i Ministeri di Interni e Difesa dal processo, ma che avrebbe anche impedito la formulazione del giudizio sull'inquisito, Campiti
Claudio Campiti è a giudizio per omicidio aggravato (da futili motivi e premeditazione) nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta "strage di Fidene", nella quale 4 donne furono uccise a fucilate dallo stesso Campiti. A destare grande sorpresa, tuttavia, è stata la scoperta che l'avvocatura dello Stato avesse chiesto il "non luogo a procedere", cosa nelle settimane scorse negata da Palazzo Chigi.
Strage di Fidene, Campiti a giudizio per omicidio aggravato, ma bufera su Avvocatura Stato per il "non luogo a procedere"
La richiesta era stata formulata non tanto per tutelare Campiti, chiaramente, ma i Ministeri dell'Interno e della Difesa essendo per legge i tiri a segno "sotto il controllo dei ministeri della Difesa e dell’Interno". Il fucile usato nella strage proveniva proprio da un tiro a segno, dove era stato rubato, cosa questa che ha coinvolto anche i due dicasteri nel processo, in qualità di responsabili civili. L'avvocatura dello Stato ha richiesto l'estromissione dei suoi assistiti dal processo, ma ricevendo parere negativo, ha percorso la seconda strada che potesse evitare la messa alla sbarra dei ministeri: la richiesta di non procedere. Una richiesta che ha scatenato polemiche, visto che nel caso fosse stata accolta, Campiti non sarebbe stato processato per la strage.
"L'avvocato (dello Stato, ndr.) per i responsabili civili Ministero della Difesa e Ministero dell’Interno insiste nell’istanza già formulata alla scorsa udienza e chiede sentenza di non luogo a procedere". Questa la frase incriminata che imbarazza Palazzo Chigi, dopo che in una nota aveva negato la richiesta di non luogo a procedere. Proprio su quella frase fanno ora leva i legali della parte civile, che hanno affermato: "Dal documento emerge inequivocabilmente che l’avvocatura dello Stato, in nome e per conto del ministero degli Interni e del ministero della Difesa, ha richiesto sentenza di non luogo a procedere contro Claudio Campiti. Si tratta di una posizione davvero inaccettabile da un apparato dello Stato che, con tale richiesta al gup, ha sostanzialmente richiesto di non processare e magari liberare Claudio Campiti".
Continuano quindi gli avvocati Luca Cococcia, Francesco Innocenti, Luca Marconi, Massimo Duca, Massimiliano Gabrielli, Fabrizio Gallo, Nicola Finamore, Maurizio Morganti, Sabrina Lucantoni, Alessandro Lupi, Elisabetta Miceli e Natalie De Cintio: "Le famiglie delle vittime si aspettano che lo Stato dispensi Giustizia per le gravi responsabilità e provveda immediatamente ai risarcimenti per le parti civili evitando di dispensare inaccettabili prese di posizione in aula e note stampa evidentemente inesatte".