Italia condannata dalla Corte Europea a risarcire 6500€ a testa a 4 migranti detenuti da minori nell'hotspot di Taranto nel 2017: "Condizioni disumane e degradanti"
Il provvedimento è arrivato lo scorso 23 novembre, ma fa riferimento a quanto accaduto nel 2017 all'interno dell'hotspot di Taranto. Cosa rischia l'Italia?
La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha condannato l'Italia per aver detenuto in modo illegale molti minori stranieri non accompagnati. Il fatto è accaduto nel 2017, e fa riferimento all'hotspot di Taranto. Oltre a quanto già detto, l'accusa riguarda anche l'utilizzo dii trattamenti inumani e degradanti in merito alle misure di accoglienza. I minori non hanno avuto né un tutore né tantomeno alcuna informazione sulla possibilità di contrastare in giudizio questa condizione.
I bambini, giunti sulle coste italiane, erano quattro, tutti del Ghana e nati nel 2000, e sono rimasti nell'hotspot della città pugliese per quasi due mesi nell'estate del 2017. A quell'epoca al governo era presente Paolo Gentiloni.
Ciò che preoccupa è la situazione attuale uguale a prima. In Puglia esistono oltre 400 minori non accompagnati, e tanti di questi vivono in strutture non adeguate: 185 bambini si trovano nell'hotspot di Taranto.
Con la condanna che è arrivata lo scorso 23 novembre il governo italiano sarà tenuto a risarcire i danni per 6500€ causati agli interessati. Tale accusa si basa sia per le condizioni che si sono trovati a vivere i piccoli stranieri, sia per delle fotografie esistenti che mostravano il sovraffollamento del centro (predisposto a ospitare 400 persone, anziché 1.419).
Italia condannata dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, le parole dell'ASGI e dell'avvocato Dario Belluccio
L'ASGI, Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione è da sempre in prima linea sul tema e ha richiesto: "L'immediato collocamento in strutture adeguate di questi bambini e ragazzi. E la supervisione dell'attuazione delle precedenti sentenze che, come dimostra la situazione nell'hotspot di Taranto, non hanno fatto modificare le prassi illegittime".
L'avvocato Dario Belluccio ha svelato quanto la sentenza sia importante, dal momento che sottolinea come non vi sia un motivo giuridico per trattenere i minori all'interno di queste strutture: "Invece in passato, come purtroppo accade ancora oggi l'Italia decide di trattenere queste persone negli hotspot, violando così l'Articolo 5 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. Quello che fa l'Italia è privo di ogni base legale, è una privazione della libertà personale ed è un comportamento molto grave".