Cadoneghe, le 58mila multe dell'autovelox cancellate dal Comune. Il sindaco: "Abuso di potere", si potrà ottenere rimborso

Cancellate tutte le multe effettuate senza preavviso di accensione degli autovelox ai cittadini. Il Comune di Cadoneghe ha dovuto rivalutare quanto precedentemente fatto, dopo una consultazione con l'avvocato Antonio Greco

Dopo un parere legale, il Comune di Cadoneghe, della provincia di Padova in Veneto, ha cancellato tutte le 58mila multe rilevate dagli autovelox sulla strada regionale 307. La cancellazione è avvenuta in autotutela, dopo l'esito della consultazione con l'avvocato Antonio Greco. Quest'ultimo ha evidenziato elementi di illegittimità tanto gravi da giustificare la revoca delle sanzioni, a beneficio dell'interesse pubblico. E quindi, per questioni di finanza pubblica.

Finora, il Giudice di Pace aveva sempre dato torto al Comune. Le multe saranno annullate tutte, indipendentemente dallo stato di pagamento o dalla presentazione di ricorso.

Il Comune di Cadoneghe ha cancellato le 58mila multe rilevate dagli autovelox. Il sindaco lamenta un "abuso di potere". Come fare per richiedere il ricorso

Marco Schierato, sindaco di Schiesaro, ha parlato del fascicolo 'Operazione verità': "Dopo mesi finalmente posso rompere il silenzio. Questa faccenda è un chiaro esempio di abuso di potere. Ho da subito difeso l'istituzione e mantenuto una posizione garantista. A mano a mano che la situazione evolveva si è fatta largo la convinzione che dei funzionari non avessero fatto adeguatamente il proprio lavoro".

Il primo cittadino aveva chiesto ai funzionari dell'ufficio competente, ben oltre 35mila fotocopie che documentavano la situazione. Le indagini, tuttora in corso, si sono rese poi più complesse a causa del contesto per via della condotta dell'ex responsabile operativo della Polizia Locale, Giampietro Moro. La Procura sta indagando circa un abuso di potere attuato verso i cittadini, dal momento che i dispositivi autovelox sarebbero stati accesi senza regolare avviso.

L'avvocato Greco ha riferito in merito: "I motivi dell'annullamento sono diversi da quelli adottati dai ricorrenti fino a oggi. I vizi stanno in altri aspetti del procedimento di istituzione dei rilevatori e della segnaletica".

È di tre milioni la cifra stimata delle sanzioni, ecco come sono stati spesi i soldi pubblici

La procedura di annullamento è iniziata ieri martedì 28 novembre, con il primo lotto. Sono circa 16mila i verbali elevati dall'inizio del funzionamento, datato 23 giugno. Da oggi, sarà possibile rivolgersi al Comando della Polizia Locale per ottenere il modulo di domanda di annullamento, che potrà essere scaricato anche dal sito del comune. La Procura della Corte dei Conti sarà informata sulla situazione. Greco ha continuato: "Mi pare inevitabile. Si sono spesi soldi pubblici che non dovevano essere spesi. In quelle condizioni i dispositivi non si sarebbero dovuti accendere. Tutto fa configurare a una fattispecie di danno erariale".

Stimando il costo totale delle sanzioni, si potrebbe ipotizzare una cifra attorno ai tre milioni. Uno dei multati, Andrea Rossi, sceso più volte in piazza per una manifestazione pacifica volta a chiedere l'annullamento, ha chiesto: "Siamo arrivati esattamente dove si doveva arrivare, ma da dove non si sarebbe mai dovuti partire. Ci siamo trovati catapultati in qualcosa di assurdo. Ci fa piacere che il Comune ora faccia un clamoroso passo indietro ma chi ci restituirà la serenità che abbiamo perso?".

Per quanto riguarda invece l'installazione di nuovi impianti autovelox non è cambiato nulla. Su questo argomento si è espresso il sindaco, che vorrebbe aumentare il limite di velocità, in quella specifica tratta, ai 60 chilometri all'ora: "Resta il fatto che chi correva a 100km all'ora con il limite di 50 non avrà i miei complimenti".

In estate, ad agosto, l'Autovelox di Cadoneghe era stato fatto saltare in aria nella notte con polvere pirica dopo aver effettuato 24mila multe in un mese.