Expo 2030, Arabia Saudita batte l'Italia con 119 voti a 17, Roma ultima. Riad prima e Busan seconda con 29 voti

All'Arabia Saudita l'esposizione universale del 2030. Vince Riad al primo turno

Il Bie (Bureau International des Expositions), con i suoi 182 paesi membri ha votato per decidere quale sarà il paese ospite di Expo 2030, in programma dal 1° maggio al 31 ottobre. L'Arabia Saudita ha surclassato gli altri due paesi ospitanti, vale a dire Corea del Sud e Italia. Riad prima con 119 voti, Busan seconda con 29 e Roma terza e ultima con 17. La capitale dello Stivale non è mai stata palcoscenico dell’Expo e neanche quest'anno farà eccezione

Expo 2030, l'Arabia Saudita ospiterà l'esposizione universale. Battute Corea del Sud e Italia

L'Arabia Saudita vince al primo turno ed ospiterà l'Expo del 2030. Alla coreana Busan 29 voti, Italia solo terza con 17. La capitale saudita era data per favorita da mesi ed è riuscita a vincere al primo turno. Nessun bisogno di arrivare al ballottaggio. Seul e Roma hanno messo insieme 46 voti. Troppo pochi per pensare di impensierire un Paese in crescente sviluppo come è quello dell'Arabia Saudita. I petrodollari hanno prevalso su temi come la sostenibilità ed il concetto di comunità.

L’Italia si era candidata come Paese ospitante dell’Esposizione Universale 2030 con una campagna basata sul tema "Persone e Territori: Rigenerazione, Inclusione e Innovazione". Per l’evento di portata mondiale, gli organizzatori prevedono un’affluenza di circa 30 milioni di persone, contando anche le presenze ripetute: secondo il comitato, l’Expo vale circa 50 miliardi e rappresenta il 3% del Pil.

Il progetto di Busan puntava sul tema “Trasformare il nostro mondo, navigare verso un futuro migliore”. Infine l’Arabia Saudita: “L’era del cambiamento: insieme per un futuro lungimirante". 

"Ci saranno sorprese alla presentazione dell'Italia a Expo, ma non posso dire altro", aveva affermato il 27 novembre il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in occasione della rappresentazione di Mefistofele che inaugura la nuova stagione del Teatro dell'Opera di Roma. L’ex Ministro dell’Economia non sembra, poi, preoccupato a proposito dell’assenza del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca nella sfida finale parigina: “Niente affatto - ha detto Gualtieri - il governo sarà rappresentato e io ci sarò, abbiamo fatto una campagna elettorale molto intensa, tutti si sono impegnati”.

Expo, tre donne simbolo per la vittoria di Roma a Parigi

La scelta di portare tre donne nella presentazione finale non è un caso: infatti, la sfida è contro l’Arabia Saudita, Paese dimostratosi quantomeno "timido" sul tema dei diritti delle donne. Roma ha in programma di portare tre testimonial donne di fama internazionale: l’attrice Sabrina Impacciatore, Bebe Vio, atleta paralimpica, e l’attrice, nonché moglie di Sting, Trudie Styler, attivista per i diritti umani e ambasciatrice dell’Unicef.

Secondo il ministro degli Esteri Antonio Tajani, “questa di Expo 2030 è una partita molto difficile e l'obiettivo è quello del ballottaggio, anche oggi ho avuto qualche messaggio positivo di qualche paese che voterà per noi". Per esempio, chi ha cambiato idea su chi votare come paese ospitante è stato l’Israele: lo Stato del Medio Oriente avrebbe dovuto appoggiare Riad, ma ha deciso di sostenere la candidatura di Roma ad Expo 2030 dopo le critiche dell'Arabia Saudita a Tel Aviv seguite all'occupazione della Striscia di Gaza. Anche Parigi affianca Roma, indipendentemente dalla scelta del governo francese: infatti, la capitale ha messo a disposizione dell’Italia una sede parigina.