Pescara, 14enne operato al cuore per aritmia complessa rara, ottenuta idoneità sportiva, i medici: "Non è più a rischio morte"

Quello al 14enne è stato un intervento molto delicato, "a causa delle ridotte dimensioni del giovane cuore"

A Pescara il 14enne operato al cuore per una aritmia complessa rara ha ottenuto l'idoneità sportiva e potrà tornare a giocare a calcio. Il giovane si era sottoposto ad un delicato intervento lo scorso 10 novembre. A causa della patologia, la “sindrome di Wolff-Parkinson-White con via accessoria ad alte proprietà conduttive”, al ragazzo era stato negato il certificato medico per poter svolgere attività sportiva agonistica. Si tratta di una patologia congenita di cui hanno sofferto anche calciatori famosi, come ricorda una nota della Asl di Pescara.

Pescara, 14enne operato al cuore per aritmia complessa rara, ottenuta idoneità sportiva

Il 14enne operato al cuore per una aritmia complessa rara, a Pescara, ha ottenuto l'idoneità sportiva e potrà tornare a giocare a calcio. Il giovane si era sottoposto ad un delicato intervento lo scorso 10 novembre all’ospedale della città abruzzese. In particolare, il giovane è stato sottoposto a quella che in gergo medico viene definita “ablazione transcatetere”. A eseguire l’intervento è stato il dottor Daniele Sacchetta, che presta servizio nella Cardiologia diretta dal dottor Leonardo Paloscia. I medici hanno raggiunto il cuore del ragazzo con dei piccoli cateteri. Dopo aver individuato le cellule cardiache che inviavano segnali elettrici patologici, sono stati in grado di interrompere questi segnali attraverso applicazioni di radiofrequenza.

Un intervento delicato

Quello al 14enne è stato un intervento molto delicato, a causa delle ridotte dimensioni del cuore. La sindrome si manifesta con episodi di battito cardiaco molto accelerato, a volte anche debolezza, respiro affannoso e svenimenti. "Se i pazienti si trovano in età pediatrica possono verificarsi anche sonnolenza e perdita dell’appetito, e a volte si possono manifestare anche pulsazioni del torace che spaventano sia i piccoli, sia i genitori", fanno sapere dall'ASL. Se non trattata la sindrome può evolvere in un’insufficienza cardiaca. Se invece i sintomi si manifestano in pazienti adulti, assieme al respiro corto e allo svenimento può essere presente anche dolore toracico. L’intervento eseguito sul quattordicenne è perfettamente riuscito. Il ragazzo si è già sottoposto alla visita di controllo, e presto potrà tornare a correre sul terreno di gioco.