Addio a George Brown, morto a 74 per un tumore ai polmoni al quarto stadio il batterista tra i fondatori dei Kool & the Gang
Ad agosto il musicista, rinominato "Funky" per via dei suoi ritmi eclettici, si era ritirato a vita privata, a causa della scoperta del cancro di cui era affetto
George Brown, uno dei fondatori dei Kool & the Gang è morto a 74 anni a causa di un tumore ai polmoni al quarto stadio. Il batterista, che tra i suoi successi vantava pezzi come Celebration, Jungle Boogie, Ladies Night e Too Hot si era ritirato dalla musica nell'agosto di quest'anno proprio a causa della scoperta del cancro di cui era affetto.
George Brown, morto a 74 per un tumore ai polmoni al quarto stadio il batterista tra i fondatori dei Kool & the Gang
Era stato tra i fondatori della band considerata gigante della musica funky e disco, capace per decenni di far ballare intere generazioni. Oggi, sabato 18 novembre, la triste notizia della morte di George Brown, storico batterista dei Kool & the Gang. Il musicista aveva annunciato nell'agosto di quest'anno il ritiro, proprio a causa della scoperta di quel cancro ai polmoni al quarto stadio, che alla fine, ne ha segnato l'epilogo.
Classe 1949, Brown inizia a suonare la batteria da bambino. Nel 1964 fonda la Kool & the Gang con altri sette afroamericani: Robert ‘Kool’ Bell e Ronald Bell, Dennis ‘Dee Tee’ Thomas, Robert ‘Spike’ Mickens, Charles Smith, Woodrow ‘Woody’ Sparrow e Ricky Westfield.
Negli anni la band cambia diversi nomi, attraversando un periodo di declino a cui segue poi il rilancio, nel 1979, con le hit “Ladies Night” e “Too Hot”, entrambe in top 10. L'anno successivo, poi, la loro "Celebration" è prima in classifica.
Nel corso della loro lunga carriera si sommeranno i premi ed i riconoscimenti: due Grammy, sette American Music Awards e 31 album d’oro e di platino. Tra i ritmi creati da Brown, ritmi per i quali si è guadagnato il soprannome di "Funky", molti quelli poi campionati da stelle dello star sistem americano, tra le quali Beastie Boys, Jay-Z, Madonna, Janet Jackson, Cypress Hill, P. Diddy e The Killers.