Caro voli Natale, indagine Antitrust su algoritmi dei biglietti aerei per Sicilia e Sardegna, prezzi in aumento fino al 1.260%, pronte sanzioni
Nel mirino le compagnie low cost, tra cui Ryanair, Wizz Air ed EasyJet e Ita Airways
Il caro voli di Natale è finito sotto la lente d'ingrandimento dell'Antitrust, che ha aperto un indagine sugli algoritmi dei biglietti aerei per la Sicilia e la Sardegna. I prezzi, infatti, rischiano di aumentare fino al 1.260%. Proprio per questo motivo è probabile che arrivino delle sanzioni. Lo riporta Il Messaggero, che sottolinea come le compagnie low cost, tra cui Ryanair, Wizz Air ed EasyJet (per un presunto cartello anti-concorrenza) e anche Ita Airways siano finite nel mirino dell'Antitrust, che, dopo l’approvazione del decreto Asset, può aver maggiori poteri per influire sugli algoritmi colpevoli dell’aumento dei prezzi.
Caro voli Natale, indagine Antitrust su algoritmi dei biglietti aerei per Sicilia e Sardegna
Rincari fino al 1.260% e una media di 300 euro a biglietto. Il caro voli di Natale è finito sotto la lente d'ingrandimento dell'Antitrust, che ha aperto un indagine sugli algoritmi dei biglietti aerei per la Sicilia e la Sardegna. A finire nel mirino sono le compagnie low cost, tra cui Ryanair, Wizz Air ed EasyJet e Ita Airways. Nell'analisi dei costi riportata dal Codacons, un volo per Palermo il 23 dicembre costa 143 euro da Roma, 204 euro da Milano, 269 euro da Torino e 314 euro da Bologna. Senza contare gli extra come bagaglio a mano e scelta del posto a sedere. Nemmeno un mese prima Milano-Palermo costava 15 euro. Infine per Cagliari, secondo Adiconsum Sardegna, andata e ritorno da Milano costano nientemeno che 604 euro. Se si viaggia da Roma 143 euro se si prende il primo volo del mattino ma su altri orari la tariffa può superare i 440 euro. Si salvano solo i residenti che possono usufruire della tariffa in continuità territoriale.
La crescita del carburante
Il docente della Bicocca di Milano, Andrea Giuricin ha fatto il punto sulla questione carburante. "Nel periodo aprile-settembre di quest’anno Ryanair ha aumentato i prezzi medi del 24% per passeggero (rispetto al 2022), mentre il prezzo carburante è cresciuto del 20% a parità di chilometri volati. Comprare più carburante prima può essere considerata una scommessa, considerando che i prezzi sarebbero rimasti alti, ma in realtà sono scesi. Quindi l’operazione non ha ripagato, ma può ‘giustificare’ più facilmente il rialzo dei prezzi. In ogni caso nell’ultimo trimestre di quest’anno, con una parte di nuove scorte da comprare, i costi del carburante per le aziende dovrebbero ridursi".