Omegle chiuso dopo 14 anni, troppe denunce per presenza di pedofili e costi eccessivi, il fondatore: "Non voglio avere un infarto a 30 anni"

Numerosi i casi di match casuali tra utenti minorenni e soggetti poi rivelatisi pedofili. Troppi, per permettere al sito di video-chat si restare in piedi dopo 14 anni di vita

Omegle ha chiuso dopo 14 anni dalla sua fondazione. Il social, che per quasi un decennio e mezzo ha permesso a milioni di utenti in tutto il mondo di socializzare con persone casuali, ha interrotto i propri servizi a causa di numerose denunce da parte di utenti che puntavano il dito contro decine di abusi e casi di pedofilia. Troppi i costi per contrastare queste pratiche: il fondatore Leif K. Brooks ha infine deciso di "abbassare per sempre la saracinesca".

Omegle chiuso dopo 14 anni a causa delle troppe denunce per presenza di pedofili

Era durato 14 anni Omegle, il sito di video-chat che permetteva agli utenti di incontrare online persone casuali attraverso un sistema randomico di selezione. Molte nelle ultimi anni, però, le denunce di "accoppiamento" di utenti minori con soggetti poi rivelatisi essere pedofili. Denunce i cui costi il sito non riusciva più a sostenere. "Non voglio morire d'infarto a 30 anni", aveva detto il fondatore parlando delle continue segnalazioni di abusi che venivano sollevate.

Oggi, giovedì 9 novembre, infine l'annuncio del fondatore Leif K. Brooks: "Nel corso degli anni, le persone hanno usato Omegle per esplorare culture straniere, ottenere consigli sulla propria vita da altri utenti imparziali e spesso alleviare sentimenti di solitudine e isolamento. 

Sfortunatamente ci sono anche punti deboli. Come ogni strumento, anche Omegle poteva essere utilizzato per il bene o per il male. Alcune persone ne hanno abusato, arrivando a commettere anche crimini incredibilmente atroci. Ho attuato misure ragionevoli per combattere la criminalità e altri abusi, grazie alla moderazione, all’uso dell’intelligenza artificiale e alla collaborazione con le forze dell’ordine. Ci sono “persone” che marciscono dietro alle sbarre grazie anche alle prove che Omegle ha raccolto.

La criminalità non potrà mai essere vinta veramente. E’ una battaglia senza fine che deve essere combattuta e ricombattuta ogni giorno. Il mondo si è incattivito. Le persone sono diventate più tossiche e l'hating è aumentato. Ci vengono richiesti ulteriori sforzi per affrontare questi problemi, in certi casi umanamente irrealizzabili. Siamo stati criticati e i feedback sono stati tutt’altro che costruttivi. L’unico modo per accontentare queste persone è smettere di offrire il servizio".