Caro affitti a Milano, +22% negli ultimi 6 anni, aumenta anche il prezzo di vendita (+41%), Oca: "Costo case cresce 3 volte più dei redditi"
I dati emersi dal report dell’Osservatorio Casa Abbordabile (Oca) indicano un costante aumento negli ultimi anni dei costi delle abitazioni a Milano, non corrisposto nella crescita dei redditi
Il caro affitti a Milano tocca quota 22% in 6 anni. Anche il prezzo di vendita segna un aumento, in particolare del 41%. A confermarlo sono i dati principali emersi dal report dell’Osservatorio Casa Abbordabile (Oca), promosso dalle cooperative di costruzioni Ccl e Delta Ecopolis, in partnership con il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano.
Caro affitti a Milano alle stelle
A Milano, la proporzione tra redditi e costi abitativi per chi accede all’abitazione è diventata assai critica. Il capoluogo lombardo è una città dove il 34% dei contribuenti dichiara un reddito lordo inferiore a 15mila euro l’anno, ma al contempo dove nel periodo 2015-2021 i prezzi medi delle abitazioni sono cresciuti del 41%, gli affitti medi del 22% e la retribuzione media di operai e impiegati è cresciuta, rispettivamente, del 3 e del 7 per cento.
Questi sono i dati principali emersi dal report dell’Osservatorio Casa Abbordabile (Oca), promosso dalle cooperative di costruzioni Ccl e Delta Ecopolis, in partnership con il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano.
I costi delle abitazioni crescono molto più dei redditi
L’indagine svolta indica che i prezzi delle abitazioni crescono tre volte più rapidamente rispetto ai redditi e alle retribuzioni. Gli affitti quasi due volte più rapidamente.
Nello specifico, se si analizzano le retribuzioni delle categorie medio-basse, nella classificazione Inps denominate “operai” ed “impiegati”, si può facilmente notare come i canoni di locazione crescano rispettivamente 7,3 e 3,1 volte più velocemente delle retribuzioni medie delle stesse.
I dati restituiscono la realtà di una città in cui per molti, soprattutto per i nuovi arrivati e per i profili reddituali medio bassi, lo stipendio non è più sufficiente a garantire una casa. Persino nelle zone periferiche il mercato residenziale fatica ad offrire alle retribuzioni media un’offerta abitativa adeguata.