Allarme bomba a Perugia, "siamo fratelli di Hamas", sgomberata corte d'Appello. Esito negativo e rientro dei dipendenti
Terminati gli esami degli artificieri che hanno dato esito negativo: si è trattato di un falso allarme
Falso allarme bomba a Perugia. Sono terminati da poco i controlli nel Palazzo di giustizia di Perugia, che hanno dato esito negativo. Tutto è partito da una telefonata anonima, che aveva segnalato la presenza di un ordigno "per vendicare i fratelli di Hamas". Infatti, dalle verifiche degli artificieri dei carabinieri non è stato individuato alcun ordigno. Nella mattinata l'edificio è stato evacuato e sono partite le verifiche. Nel messaggio si sarebbe parlato di una vendetta per quanto accade in Palestina, nella striscia di Gaza, inneggiando alla lotta di Hamas.
Allarme bomba a Perugia, "siamo fratelli di Hamas" ma era un falso
Falso allarme bomba a Perugia. Sono terminati da poco i controlli nel Palazzo di giustizia di Perugia, che hanno dato esito negativo. L’allarme è scattato questa mattina dopo un paio di telefonate giunte al centralino della Corte d'Appello e al comando dei vigili urbani intorno alle 8.15. In entrambe veniva comunicata la presenza di un ordigno all'interno dell'edificio. Tutto è partito da una telefonata anonima, che aveva segnalato la presenza di un ordigno "per vendicare i fratelli di Hamas". Infatti, dalle verifiche degli artificieri dei carabinieri non è stato individuato alcun ordigno. Nella mattinata l'edificio era stato evacuato e sono partite le verifiche. Nel messaggio si sarebbe parlato di una vendetta per quanto accade in Palestina, nella striscia di Gaza, inneggiando alla lotta di Hamas.
Lo sgombero dell'edificio
Il procuratore generale Sergio Sottani aveva ordinato subito lo sgombero dell’edificio. Sul posto sono arrivati gli artificieri e l'antisabotaggio dell'Arma dei Carabinieri per i controlli degli stabili, che hanno dato poi esito negativo. Sono state chiuse al traffico anche via Baglioni e piazza Matteotti, oltre alla fermata Pincetto del Minimetrò. Il procuratore aveva fatto evacuare anche il personale e gli utenti della Biblioteca degli Arconi.