Sciopero Milano 10 novembre 2023, Trenord e mezzi Atm: orari, fasce garantite e motivazioni. Ne seguiranno altri 4 in 17 giorni
Venerdì nero dei trasporti a Milano. Scopriamo assieme orari, fasce garantite e motivazioni
Sciopero a Milano il 10 novembre 2023, coinvolti Trenord e mezzi Atm. Giornata nera per pendolari e lavoratori che nuovamente si ritrovano a dover affrontare l'interruzione del servizio pubblico dei trasporti.
Sciopero Milano 10 novembre 2023, Trenord e mezzi Atm: orari e fasce garantite
Venerdì 10 novembre va in scena un nuovo sciopero a Milano. Varie sigle, tra cui CGIL, CISL, Faisa-Cisal e UIL-trasporti hanno annunciato uno stop di ventiquattro ore per quanto riguarda i lavoratori delle aziende ferroviarie, e di quattro ore invece per il personale Tper di Bologna e Atv di Verona. “Saranno garantite -spiega l'azienda di trasporti- solamente le corse dal capolinea centrale verso periferia, e viceversa, con orario di partenza fino alle ore 10.45”. In generale, gli interessati saranno principalmente autobus, tram e treni delle linee metropolitane che saranno fuori servizio dalle 8.45 alle 15.00, e dalle 18.00 fino al termine del servizio. Questo genera quindi solo la fascia tra le 15 e le 18 ove i mezzi circoleranno regolarmente da inizio giornata.
Sciopero venerdì 10 novembre 2023: motivazioni
Lo sciopero di venerdì 10 novembre 2023, scrive Atm, è stato indetto per varie motivazioni, riassumibili in: "Contro la liberalizzazione, privatizzazione e gare d'appalto dei servizi attualmente gestiti dal Gruppo ATM e per la reinternalizzazione dei servizi di TPL in appalto e/o subappalto; contro il progetto 'Milano Next', per la trasformazione di ATM S.p.A. in Azienda Speciale del Comune di Milano e il conseguente affidamento diretto in house dei servizi, nonché per la loro gratuità; per la riattivazione del distanziamento tra conducenti e utenti con inibizione della porta anteriore per la salita e la discesa dei passeggeri; per la pulizia, igienizzazione e sanificazione delle vetture e degli ambienti; per la tutela della sicurezza dei lavoratori più esposti ad atti aggressivi, anche con sistemi di protezione passivi; per la fruizione delle ferie per il personale viaggiante, piani aziendali d'assunzione e trasformazione dei contratti a tempo parziale; per l'aumento di €150 netti per tutti i lavoratori, a recupero degli insufficienti aumenti dei contratti nazionali; per ulteriori tematiche di carattere aziendale attinenti, tra l'altro, a indennità ferie, turni particolari e vestiario"