Attacco hacker a 4 aeroporti italiani ed al sito dell'aeronautica militare, sugli schermi compare la scritta "Palestina libera"
Il gruppo hacker filopalestinese che ha rivendicato gli attacchi, il Mysterious Team Bangladesh, era diventato famoso nel 2022 per lo shutdown di numerosi siti indiani e israeliani
Un attacco hacker ha colpito nella mattinata di oggi, mercoledì 25 ottobre, i siti di quattro aeroporti italiani (Napoli, Valle d'Aosta, Calabria e Puglia), oltre che quello dell'aeronautica militare. A rivendicarlo, il gruppo Mysterious Team Bangladesh, che ha oscurato i siti delle strutture sostituendoli con la scritta "Palestina libera". Numerose le ore di ritardo accumulate per i voli da e per gli hub fatti bersaglio.
Attacco hacker a 4 aeroporti italiani ed al sito dell'aeronautica, rivendicato dal gruppo filopalestinese Mysteious Team Bangladesh
Secondo la polizia postale gli attacchi coordinati che nelle prime ore di oggi, mercoledì 25 ottobre, hanno colpito una parte importante dell'aviazione nazionale (tanto militare quanto civile), sarebbero di tipo "Distributed Denial of Service" (Ddos). Con Ddos si intende un'offensiva nella quale numerosi server inviano all'improvviso un'importante mole di dati ad un sito bersaglio, appesantendolo col fine specifico di rallentarlo e, nel peggiore dei casi, bloccarlo completamente.
Ad attaccare, il gruppo Mysterious Team Bangladesh (Mtb). Noto almeno dal 2020, il Mtb è salito agli onori dell'interesse delle intelligence di tutto il mondo nel 2022, quando riuscì per diverse ore ad interrompere i servizi di numerosi siti governativi e finanziari in India e Israele. Da allora, secondo le stime di Group-IB (società investigativa specializzata nel contrasto ai crimini online), sarebbero almeno 750 gli attacchi hacker in tutto il mondo imputabili al gruppo.
Sul loro canale telegram gli "hacktivisti" (così si fanno chiamare) il 23 ottobre scrivevano: "Attaccheremo con tutta la nostra potenza il cyberspazio italiano nelle prossime ore per il loro supporto ad Israele". Seguono quindi nei giorni successivi messaggi che annunciano lo shutdown di numerosi siti istituzionali della penisola: del Ministero degli Esteri, della municipalità de L'Aquila, dell'Agenzia per l'Italia Digitale, della Banca d'Italia e diversi altri. Infine, l'attacco (forse) finale, quello al comparto aeronautico. Al momento il problema dovrebbe essere rientrato e tutti i servizi ripresi, ma l'allerta dell'Agenzia di cybersicurezza nazionale, guidata dal dottor Gianluca Galasso, resta molto alta.