Mark Groeneveld morto improvvisamente per infarto a 20 anni, è l'ennesimo ciclista con problemi cardiaci improvvisi dal 2020
Il mondo del ciclismo piange la morte di Mark Groeneveld, ciclista olandese di soli 20 anni. La causa della morte dovrebbe essere un attacco di cuore
Il mondo del ciclismo piange la morte improvvisa di Mark Groeneveld, ciclista olandese di soli 20 anni appartenente alla squadra canadese X-Speed United (categoria Continental). A darne notizia è proprio la compagine canadese attraverso un lungo post diffuso sui propri canali ufficiali. “È con il cuore colmo di tristezza che informiamo della scomparsa di Mark Groeneveld, avvenuta mentre era impegnato in una trasferta a Hong Kong. Lunedì 23 ottobre XSU e il mondo hanno perso un’altra grande anima… Le circostanze della morte di Mark sono attualmente oggetto di indagine: abbiamo ricevuto informazioni preliminari che suggeriscono che potrebbe essere stata dovuta a un attacco di cuore”. In passato Mark aveva corso nella Zappi Racing e nella Enkhuizen West Frisia. Durante questa stagione aveva preso parte alle corse professionistiche come Le Samyn, La Route Adélie de Vitré, la Elfstedenronde Bruges e la BetCity Elfstedenrace.
Mark Groeneveld morto improvvisamente per infarto a 20 anni
Markus Groeneveld aveva partecipato alla Hong Kong Cyclothon domenica 22 ottobre. Durante la gara ha dovuto poi ritirarsi a causa di un problema meccanico. La tragedia è avvenuta nella notte, quando è crollato in pubblico molto probabilmente a causa di un infarto. Inutili i tentativi di soccorso da parte del personale medico e della polizia, che hanno solamente potuto constatare il decesso. Quando si è diffusa la notizia del malore improvviso, sul web sono state effettuate numerose ricerche per capire se ci potesse essere una correlazione fra il malore improvviso e il vaccino Covid, ma per il momento non ci sono informazioni sulla vaccinazione ed eventuali reazioni avverse.
Le indagini sulla morte improvvisa di Mark
Come confermato dalla stessa XSU, le autorità stanno lavorando per raccogliere tutte le informazioni e per “fornire il supporto necessario alla famiglia di Mark in questo momento doloroso. Mark era una persona incredibile e un membro prezioso del nostro team. Aveva uno spirito straordinario, sempre pronto a dare una mano dietro le quinte con il suo sorriso contagioso e la sua natura cordiale. La sua presenza ha illuminato le nostre giornate e mancherà profondamente a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo”.
L’ennesimo caso di ciclista con problemi cardiaci
Il mondo del ciclismo ha un problema. Dal 2020 ad oggi si sono moltiplicati i casi di corridori colpiti da problemi cardiaci. Quello di Mark Groeneveld è solamente l’ultimo di una lista molto lunga. La morte del colombiano Juan José Ortega, nell’aprile scorso, aveva lasciato tutti increduli, ma prima di lui ci sono stati altri casi simili: Jarno Mobach, vincitore della Roubaix 2016 è morto a soli 25 anni. Sonny Colbrelli, durante il Giro di Catalogna nel 2021, venne colpito da un infarto proprio come il belga Nathan Van Hooydonck, colpito da arresto cardiaco nel mentre era in auto con la sua compagna incinta nel settembre scorso. Entrambi hanno dovuto poi abbandonare l’attività di ciclista. E poi ancora Polanc, Haussler, Eg, Vanmarcke: tutti atleti che hanno dovuto smettere di correre per problemi di cuore. Chissà se qualcuno inizierà ad analizzare in maniera più approfondita questo problema.