Terrorismo, operazione Digos a Milano, arrestati due uomini: "Mandavano soldi in Palestina, Siria e Yemen a vedove di combattenti"

I due individui accusati di associazione con finalità di terrorismo. Piantedosi intensifica le misure di sicurezza. I due avrebbero inviato piccole somme in Palestina, Siria e Yemen, ma non risulterebbero al momento collegamenti con quanto in corso in Israele

Martedì all'alba a Milano è stata condotta un'operazione antiterrorismo durante la quale due individui sono stati arrestati. L'indagine è stata coordinata dalla direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo e ha portato all'arresto di un cittadino egiziano e di un suo connazionale naturalizzato italiano. Secondo quanto dichiarato dalla questura di Milano, i due individui sono accusati di "partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo" e "istigazione a delinquere con finalità di terrorismo".

Terrorismo, operazione Digos a Milano: arrestati due egiziani

L'operazione è stata condotta da diverse unità, tra cui la Digos di Milano, il centro operativo per la sicurezza cibernetica di Perugia, la direzione centrale della polizia di prevenzione e il servizio centrale polizia postale e delle comunicazioni.

Nella giornata precedente, lunedì, si era tenuto un incontro in procura a Milano tra i pm della sezione distrettuale antiterrorismo di Milano, coordinati dal procuratore capo Marcello Viola, e i vertici degli uffici antiterrorismo delle forze dell'ordine. L'incontro ha fornito l'opportunità di fare il punto sulla situazione dell'attività di prevenzione e monitoraggio contro possibili minacce nel capoluogo lombardo, anche alla luce degli sviluppi internazionali, come il conflitto tra Israele e Hamas.

I "bonifici alle vedove dei combattenti in Palestina, Siria e Yemen"

Nonostante le precauzioni da alcuni giorni in atto, tuttavia, secondo fonti raccolte da Il Giornale d'Italia, non ci sarebbero collegamenti con quanto sta avvenendo nel levante, comprese supposte relazioni dei due arrestati con reti islamiche quali Hamas ed Hezbollah. Nonostante questo, gli indagati avrebbero in passato fatto alcuni bonifici (si parla di cifre "modeste") in Palestina, Siria e Yemen. I soldi sarebbero andati a sostegno delle vedove di alcuni combattenti.

Più di 28mila gli obiettivi sensibili in Italia, intensificate le misure di sicurezza

Nel frattempo, il Ministero dell'Interno ha intensificato le misure di sicurezza per quanto riguarda i potenziali obiettivi sensibili. Il Comitato per la sicurezza ha convocato una nuova riunione per valutare l'allerta riguardante i possibili obiettivi sensibili in tutto il territorio nazionale, che secondo le fonti del Viminale ammontano a un totale di 28.707, di cui 205 sono associati al mondo ebraico e allo Stato d'Israele. Questi obiettivi includono prevalentemente figure diplomatiche e religiose.

Il Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, è stato informato sulla situazione attuale in Italia dalle agenzie di intelligence e dalle forze di polizia, in particolare alla luce dell'attentato avvenuto lunedì sera a Bruxelles.