Stefano Boeri indagato per turbativa d'asta sulla Biblioteca Europea a Milano, coinvolti anche Cino Zucchi e Raffaele Lunati

Sotto inchiesta anche l’archistar Cino Zucchi. Tra le ipotesi di reato anche quella in relazione a possibili conflitti di interesse

L’architetto e presidente di Triennale Milano Stefano Boeri è indagato in un'inchiesta della Procura di Milano per turbativa d’asta relativa al progetto della Biblioteca europea di informazione e cultura Beic. Tra i nomi iscritti nel registro degli indagati risultano anche quelli degli architetti Angelo Raffaele Lunati titolare di Onsitestudio, Cino Zucchi e Giancarlo Floridi.

Stefano Boeri indagato per turbativa d’asta sulla Biblioteca Europea a Milano

Perquisizioni e sequestri sono stati effettuati da parte della Guardia di Finanza sul materiale informatico. Il progetto era stato appaltato dall’amministrazione comunale di Milano, nonostante ciò ad oggi nessun funzionario di Palazzo Marino risulta indagato. Turbativa d’asta e false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri sono i reati ipotizzati dalla procura, con il sospetto che gli indagati abbiano insabbiato possibili conflitti di interesse, i quali potrebbero aver influito sull’assegnazione del bando.

Il concorso di assegnazione del bando

Al concorso internazionale per la Beic avevano partecipato ben 44 studi da tutto il mondo, quest’ultimo si era poi chiuso con l’assegnazione del progetto nel luglio 2022 proprio a Lunati. Sul tavolo della commissione, che vedeva Stefano Boeri designato commissario dalla fondazione Beic, i progetti erano anonimi e i nomi degli autori erano stati svelati solo dopo l’annuncio del progetto vincitore. Nonostante ciò, malumori e sospetti da parte degli sconfitti non erano tardati ad arrivare, in particolare viste le relazioni tra Boeri e Lunati e Floridi, facenti tutti parte del Dipartimento di architettura e studi urbani del Politecnico. Tra i vincitori del progetto anche lo studio Sce, che in passato aveva lavorato con lo studio di Boeri.

Cos’è la Beic

La Biblioteca Europea di Informazione e Cultura di Milano, il cui progetto dovrebbe essere terminato entro il 2026, è un’iniziativa finanziata con una parte dei fondi del Pnrr. L'area in cui verrà costruita la sede è una zona dismessa nella zona di Porta Vittoria. L'edificio, secondo quanto delineato dovrebbe avere una superficie di circa 30mila metri quadri e potrà ospitare fino a due milioni e mezzo di volumi "un luogo dell'arcaico e del futuribile in grado di far coesistere la dimensione del libro e dell'universo dei documenti", secondo quanto dichiarato da Lunati.