Genova, escort e cocaina per i notabili della città, arrestati un architetto e un imprenditore

I festini avvenivano in case di lusso dopo le serate di movida in centro. Alcune delle ragazze si concedevano in cambio di droga. Indagine partita nel 2021

Organizzavano festini a base di cocaina ed escort. Per questo l’imprenditore e albergatore Christian Rosolani e l’architetto Alessandro Cristilli sono stati arrestati dai poliziotti della squadra mobile grazie a un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Riccardo Ghio. Le serate secondo l’accusa si sarebbero svolte  nella casa di Cristilli, nel quartiere di  Apparizione o in viale Quartara dove viveva Rosolani. Un’indagine che scuote Genova, visto che agli incontri partecipavano professionisti e manager, ma anche politici. C’è pure in terzo indagato, Emanuele Merlini, residente nel Tigullio, per lui c’è il divieto di dimora a Genova.

Il procedimento è nato alla fine del 2021 quando era stato scoperto in un’abitazione di via Serra, in pieno centro, un giro di prostituzione che ha visto la partecipazione di notabili locali. Gli indagati, frequentatori della movida genovese e delle due riviere, concludevano le serate organizzando delle feste a base di sesso e droga, nelle proprie ville, invitando giovani ragazze  che in cambio di cocaina  si concedevano sessualmente ai partecipanti. Il tutto veniva reso più piccante dall’organizzazione di giochi, in gergo definiti “Obbligo o verità?”, nei quali i perdenti dovevano scontare delle penitenze rigorosamente a sfondo sessuale. Tra i partecipanti a una delle feste figura anche il nome del vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana. L’episodio risalirebbe, come emerge dall’ordinanza di custodia cautelare, al primo marzo 2022. La sua partecipazione tuttavia al momento risulterebbe da un’intercettazione ambientale e da una telefonica ma non sarebbe comprovato da un’osservazione diretta.  Secondo quanto emerso a Piana e a un notaio genovese sarebbero state offerte le prestazioni sessuali di due ragazze, pagate ciascuna 400 euro per la serata ma mentre il contatto tra il notaio e Cristilli è stato comprovato anche da un tabulato telefonico quello di Piana non ci sarebbe. Nell’ordinanza però viene spiegato che non è possibile escludere che i contatti  siano avvenuti “attraverso altri modi di comunicazione che non compaiono nei tabulati, tipicamente i contatti e le comunicazioni via whatsapp”.

Tra gli indagati c’è Jessica Nikolic, finita in manette nell’ambito dell’inchiesta su via Serra. Le ragazze venivano pagate tra i 200 e i 400 euro a serata. Nikolic è indagata anche per un episodio di estorsione ai danni di un’altra prostituta, picchiata a calci e pugni perché non voleva consegnare il ricavato di una prestazione sessuale. Anche la madre di Nikolic, Giovanna De Fazio, è indagata per il giro di prostituzione.