Milano, blocco dei veicoli euro 5 anche per chi lavora: come faranno le aziende a fare consegne? L’ultima “genialata” di Sala

Col divieto imposto dalla giunta Pd in area C un’azienda dell’hinterland milanese non può effettuare consegne. E Fantozzi, dopo le disavventure con Atm, resta senza box doccia

Cos’è il genio? È bloccare i veicoli euro 5 anche a chi lavora. Più che di genio si tratta di genialata. Ma non certo in senso positivo. A Milano, dal 1°ottobre, è scattato il divieto ai veicoli diesel e benzina Euro 5, che non potranno più entrare nella Cerchia dei Bastioni durante l’orario di accensione delle telecamere dell’area C. Lo stop, però, riguarda anche i mezzi dei lavoratori.
Mettiamo che avete ordinato un nuovo box doccia in un’azienda dell’hinterland milanese, ma al momento della consegna dalla stessa azienda vi fanno sapere che sono impossibilitati a effettuarla a causa del divieto imposto dalla giunta del dem Beppe Sala. “Buongiorno signor Fantocci, qui è la ditta Ceramiche Speretta. Le comunichiamo che non possiamo più portarle il box doccia. Può venirlo a prendere lei?”. “E come faccio? Vengo a prenderlo in tram?”. “Sì, perché col divieto di Sala non possiamo consegnarlo”. Questo è quel che è accaduto in questi giorni al povero Fantozzi, che oltre ad avere problemi con Atm non può più fare neanche la doccia, perché senza box rischia di schizzare tutta casa. Oppure, ammesso che gli facciano utilizzare la tessera di Atm, deve prendere il tram al volo per recuperare l’agognato box doccia.

Sarebbe sufficiente indicare un orario per permettere alle aziende di lavorare

Eccola la genialata di Sala: la ditta in questione, con sede a Cusano Milanino, ha un furgone Fiat Ducato benzina Euro 5 acquistato cinque anni fa (quindi praticamente nuovo) e a causa del provvedimento di Sala non può più fare consegne nelle zone interessate dal blocco. Che fare? Acquistare un altro mezzo in regola per poter lavorare? E i soldi li passa il Comune di Milano? E se qualunque residente ha un’auto Euro 5 acquistata cinque anni fa? Compra un’Euro 6 che magari tra tre anni non potrà più circolare?
Non è difficile: basterebbe indicare un orario o uno slot per poter permettere alle aziende che arrivano da fuori di lavorare. E i cittadini? Devono acquistare i box doccia nel centro di Milano e pagarlo il doppio? E i muratori che provengono dall’hinterland che fanno? Arrivano in bicicletta con la betoniera nel cestino? Ah già, l’auto elettrica. Bè, alcuni studi hanno dimostrato che la produzione di un tipico veicolo elettrico può creare più inquinamento da CO2 rispetto alla produzione di un mezzo a benzina. Niente da fare.

I medici milanesi: “Costretti a prendere i mezzi pubblici”. Auguri

A contestare il provvedimento di Sala, poco prima che entrasse in vigore, era stato anche l’Ordine dei medici di Milano: “Oltre tremila medici milanesi appiedati a causa di Area C e Area B, un duro colpo alla sanità pubblica e alla medicina di famiglia”. Gli stessi medici avevano lanciato un appello al sindaco Pd: “Medici milanesi appiedati o costretti a muoversi con mezzi pubblici: scade infatti a fine mese la deroga all’ordinanza comunale che consente alla categoria di circolare con vetture Euro 4 benzina ed Euro 5 diesel anche in Area B, senza sanzioni e restrizioni, per esercitare la loro attività indispensabile e di servizio alla comunità. A ciò si aggiunge anche un rincaro sul costo di accesso all’area C, che passa da 5 a 7,50 euro. Dopo la lettera inviata al sindaco Sala 20 giorni fa tutto tace”. “Prenderemo i mezzi pubblici”, dicono sconsolati i medici milanesi. Auguri. Chi legge il Giornale d’Italia, infatti, sa bene che cosa accade a chi usufruisce (o meglio: tenta di usufruire, come lo stesso Fantozzi) dei tram e degli autobus di Atm. Se aspettate che il dottore arrivi puntuale a casa vostra con i mezzi di Atm, bè, il consiglio è quello di non ammalarvi.