Chi è l'autista e chi sono le vittime dell'autobus elettrico precipitato a Mestre in via dell'elettricità
21 morti e 15 feriti, è questo il tragico bilancio dell'incidente dell'autobus elettrico che a Mestre è caduto dal cavalcavia di via dell'Elettricità. A bordo, oltre all'autista Alberto Rizzotto, almeno 40 turisti da tutta Europa
Una lista lunghissima, quella delle persone coinvolte nell'incidente in cui, a Mestre, hanno trovato la morte in 21 dopo la caduta di un autobus elettrico dal cavalcavia di via dell'Elettricità, volato per una ventina di metri dritto sui binari della ferrovia che entrano nella stazione del comune veneziano. C'era l'autista trevigiano Alberto Rizzotto, colto forse da un malore improvviso (spetterà all'autopsia confermare quella che al momento resta una tesi), c'erano poi una quarantina di passeggeri, turisti provenienti da tutta Europa: ucraini, tedeschi, spagnoli, croati, austriaci, spagnoli. C'erano, purtroppo, diversi bambini: almeno due sarebbero deceduti nello schianto, un neonato ed una dodicenne.
Una lunga scia di sangue, quella dell'incidente dell'autobus elettrico di Mestre: 21 i morti, l'autista Alberto Rizzotto e una ventina di passeggeri
Si chiamava Alberto Rizzotto, 44 anni, di Treviso; è lui la prima vittima il cui nome viene certificato. Era l'autista dell'autobus elettrico schiantatosi nella notte a Mestre. Oggi la sua scomparsa lascia un grande vuoto tra amici e familiari. In molti, tra i colleghi, spendono più di una parola per descriverne le belle qualità umane. Tra quanti lo conoscevano, l'aggettivo che più spesso viene offerto alla stampa è "buono".
Lavorava come autista da sette anni, tutti in azienda lo ritenevano un lavoratore attento. Nelle prime ore dopo l'incidente ha preso sempre più piede l'ipotesi di un suo malore improvviso, nei prossimi giorni l'autopsia dovà certificare la tesi. All'arrivo dei soccorsi sul luogo dello schianto, Per Alberto come per tanti altri tra i passeggeri non c'è niente da fare, il 44enne sarebbe morto sul colpo.
Numerose le vittime, solo 9 finora sarebbero state identificate. Di queste, 7 sono femmine: una bimba di quasi 12 anni, una 28enne, due giovani donne di 30, una 38enne, una signora di 65 anni ed una di 70. L'ottava e la nona vittima finora identificate, un maschietto di un anno e mezzo e, appunto, l'autista, Alberto. Ancora non hanno un nome invece le altre 12 persone decedute in queste ore.
15 finora i feriti accertati, turisti provenienti da tutta Europa e diretti al camping Hu, ora distribuiti tra numerosi ospedali del Veneto Orientale: tra questi, anche tre minorenni, una ragazza ucraina, ora ricoverata a Padova, e due giovani tedeschi, al momento all'ospedale di Treviso.