03 Ottobre 2023
E' arrivato il momento dell'addio al trattamento d'oro per i pensionati italiani in Portogallo. Finirà infatti l'anno prossimo il regime di tassazione speciale per residenti esteri "non abituali", vale a dire tutte quelle agevolazioni fiscali che Lisbona garantiva finora agli stranieri, pensionati o professionisti in ambiti ritenuti di particolare importanza, che sceglievano il Paese come residenza. Ad annunciarlo è stato lo stesso primo ministro, il socialista António Costa. La legge attualmente prevede un'imposta fissa del 20% per professionisti qualificati e nomadi digitali, e del 10% per i pensionati. Questi ultimi fino al 2020 godevano di un'esenzione totale dal pagamento di imposte, un regime fiscale di cui avevano beneficiato molti cittadini stranieri, non solo europei, e gli stessi emigranti portoghesi che ricevevano una pensione dall'estero. Da queste agevolazioni sono stati sempre esclusi gli ex dipendenti delle pubbliche amministrazioni e chi aveva avuto la residenza in Portogallo nei cinque anni precedenti alla domanda. Nonostante la scure del governo tuttavia, chi già gode di queste agevolazioni potrà continuare a farlo per tutta la durata prevista per legge, ovvero dieci anni. Gli italiani, tra i più entusiasti delle facilitazioni fiscali (oltre che dell'alta qualità di vita del Paese), hanno invaso negli anni soprattutto Lisbona, Porto, Chaves e la regione meridionale dell'Algarve. Secondo le ultime stime dell'Inps disponibili (2021), sono oltre 3.500 i connazionali che hanno scelto il Portogallo: erano meno di mille nel 2017. Complessivamente ne hanno beneficiato circa 10.000 persone, per lo più pensionati francesi e britannici, oltre che italiani.
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