Portogallo, dal prossimo anno addio alle pensioni d'oro per gli italiani
Stop alle agevolazioni fiscali per gli stranieri che decidevano di trasferirsi nel Paese lusitano
E' arrivato il momento dell'addio al trattamento d'oro per i pensionati italiani in Portogallo. Finirà infatti l'anno prossimo il regime di tassazione speciale per residenti esteri "non abituali", vale a dire tutte quelle agevolazioni fiscali che Lisbona garantiva finora agli stranieri, pensionati o professionisti in ambiti ritenuti di particolare importanza, che sceglievano il Paese come residenza. Ad annunciarlo è stato lo stesso primo ministro, il socialista António Costa. La legge attualmente prevede un'imposta fissa del 20% per professionisti qualificati e nomadi digitali, e del 10% per i pensionati. Questi ultimi fino al 2020 godevano di un'esenzione totale dal pagamento di imposte, un regime fiscale di cui avevano beneficiato molti cittadini stranieri, non solo europei, e gli stessi emigranti portoghesi che ricevevano una pensione dall'estero. Da queste agevolazioni sono stati sempre esclusi gli ex dipendenti delle pubbliche amministrazioni e chi aveva avuto la residenza in Portogallo nei cinque anni precedenti alla domanda. Nonostante la scure del governo tuttavia, chi già gode di queste agevolazioni potrà continuare a farlo per tutta la durata prevista per legge, ovvero dieci anni. Gli italiani, tra i più entusiasti delle facilitazioni fiscali (oltre che dell'alta qualità di vita del Paese), hanno invaso negli anni soprattutto Lisbona, Porto, Chaves e la regione meridionale dell'Algarve. Secondo le ultime stime dell'Inps disponibili (2021), sono oltre 3.500 i connazionali che hanno scelto il Portogallo: erano meno di mille nel 2017. Complessivamente ne hanno beneficiato circa 10.000 persone, per lo più pensionati francesi e britannici, oltre che italiani.