Terremoto Firenze, epicentro Marradi, scossa di magnitudo 4.8: scuole chiuse e centinaia in strada
Scossa di magnitudo 4.8 con epicentro nel comune fiorentino di Marradi, non si registrano vittime. Scuole chiuse nella zona del Mugello, sisma avvertito a Firenze e in Romagna
Tanta paura nella notte tra domenica 17 e lunedì 18 settembre sull'appennino tosco-emiliano. Attorno alle 05:10 del mattino, un terremoto è stato avvertito tra la provincia di Firenze e la Romagna: nonostante la scossa relativamente elevata, magnitudo di 4.8, non si registrerebbero al momento danni, morti o feriti. Dopo la scossa principale, con epicentro a tre chilometri dal comune di Marradi, se ne sono registrate altre di intensità decrescente: una di magnitudo 3.3 nella stessa zona, una di 2.8 in provincia di Forlì, magnitudo 3 nei pressi di Tredozio.
Terremoto tra le province di Firenze e Forlì: scossa di 4.8, centinaia in strada e scuole chiuse
Nonostante la paura, non si registrerebbero danni alle infrastrutture o minacce alla sicurezza della popolazione, secondo quanto riferiscono le autorità ad alcune ore di distanza dalle scosse che nella notte hanno portato centinaia di persone in strada tra le province fiorentina e forlivese. "Non ci risultano danni importanti né feriti, molta paura con la gente in strada. Continueremo le verifiche durante la mattinata", è il primo commento in proposito del capo del Dipartimento della Protezione Civile.
In una nota, il sindaco di Marradi Tommaso Triberti ha così descritto lo stato d'animo dei suoi concittadini e le informazioni fornite dai soccorsi: "Le scosse hanno spaventato la popolazione di Marradi che è scesa per strada. È stato attivato il Centro operativo comunale. La Sala di Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze, che sta monitorando la situazione, non ha ricevuto al momento segnalazioni di danni a cose e persone".
Chiuse per oggi le scuole per assicurare una verifica dello stato delle strutture, decisione replicata anche dai primi cittadini dei limitrofi Borgo San Lorenzo e Modigliana. In queste ore altri comuni dell'area del Mugello stanno vagliando la medesima decisione.
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia riporta che la zona interessata dalle scosse di questa notte è considerata essere ad "alta pericolosità sismica". Qui, il 29 giugno del 1919 si era registrata una scossa di magnitudo 6.4, considerata una delle più importanti nella storia italiana del XX secolo.