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Migranti, sindacati di Polizia scrivono a Piantedosi e Pisani: “Poliziotti stremati, servono rinforzi”, il Dipartimento di PS non commenta

In una lettera indirizzata al ministro dell'interno Matteo Piantedosi e al Capo della Polizia Vittorio Pisani, il sindacato di Polizia FSP chiede rinforzi per i poliziotti impegnati a Lampedusa con l'emergenza sbarchi

14 Settembre 2023

Migranti, poliziotti stremati, sindacati di Polizia scrivono a Piantedosi e Pisani: “Servono rinforzi”

foto @imagoeconomica

Lampedusa è allo stremo per via dei tantissimi sbarchi di migranti, così come allo stremo è la forza pubblica impiegata per far fronte all’emergenza e garantire ordine e sicurezza: i poliziotti, già in sofferenza per carenza di organico, non ce la fanno più e servono rinforzi, per questo motivo il sindacato di Polizia Fsp ha scritto al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al capo della Polizia Vittorio Pisani.

Migranti, le richieste del sindacato

''A Lampedusa urge l'invio di rinforzi e che si vigili sulle insostenibili condizioni in cui operano i colleghi che con straordinaria professionalità senso del dovere e incrollabile spirito di sacrificio stanno gestendo un'emergenza più grave che mai''. Questa la richiesta rivolta da Valter Mazzetti Segretario generale Fsp Polizia di Stato al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e al Capo della Polizia prefetto Vittorio Pisani in una lettera con cui il Sindacato descrive dettagliatamente i gravi disagi riscontrati a Lampedusa in occasione dei ripetuti e massicci sbarchi di migranti.

Non una questione politica, ma di gestione della sicurezza

''Nel corso di valutazioni e commenti rispetto a una problematica epocale - spiega Mazzetti - noi vogliamo discostarci dagli aspetti geopolitici e soffermarci su quel che si dà per scontato cioè l'arduo svolgimento del compito di gestire la sicurezza nei territori interessati da un fenomeno di proporzioni davvero notevoli e le esigenze umane ed operative di chi deve garantirla. Non serve che siamo noi a dover raccontare lo scenario allarmante che caratterizza l'isola dove ieri ad esempio si contavano oltre 6.000 migranti presenti a fronte dei suoi 7.000 abitanti scarsi. Ma siamo noi a voler descrivere dettagliatamente il disagio e lo sfinimento assoluto dei poliziotti. Di donne e uomini che tengono duro coraggiosamente e responsabilmente nel garantire il presidio di legalità che ancora una volta fa grande il nostro Stato”.

“Per la polizia è una esperienza sacrificata”

“Come abbiamo avuto modo di dire altre volte per quanto umanamente tragica sia l'esperienza dei migranti che continuano a passare e andare tremendamente faticosa e sacrificata è l'esperienza lavorativa di chi opera in quei contesti senza passare e andare ma rimanendo giorno dopo giorno nel caos - prosegue Mazzetti - lavorando senza sosta stritolato dalla stanchezza attorniato dalla sporcizia avvolto da effluvi asfissianti rabbia pronta a esplodere esposto agli elementi nella tensione e nell'ansia. L'hotspot dell'isola è come una grande stazione di servizio traboccante disperazione le banchine del porto come immensi bivacchi con latrine a cielo aperto il mare come una caotica strada affollata dal via vai di mezzi. E nella calca di corpi ammassati compaiono le figure dei colleghi attoniti e allerta. I reparti sono al collasso perché l'attuale forza presente non riesce a soddisfare le esigenze legate all'emergenza e pertanto si lavora in maniera fissa in doppi turni ma capita anche su tre turni o sullo smontante. Durante le attività di scorta molti dipendenti vengono impiegati giustamente a bordo delle navi - conclude Mazzetti - e quindi le forze restanti sull'isola devono assicurare la presenza tra il molo Favaloro e l'hotspot gestendo poi i vari arrivi. Cento uomini 20 a turno non possono essere sufficienti a coprire un'emergenza che mette tutti in ginocchio''.

Dipartimento di Pubblica Sicurezza non commenta

Interpellato da Il Giornale d'Italia, il Dipartimento di Pubblica sicurezza non commenta il volantino del sindacato, in quanto trattasi appunto di istanza sindacale che sarà trattata e alla quale seguirà eventualmente risposta - come spiegato dall'ufficio stampa - dall'ufficio per le relazioni sindacali.

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