Stupro Palermo, ragazza schiaffeggiata dall'ex per strada l'8 agosto dopo le denunce ai suoi aguzzini
La ragazza di 19 anni vittima del brutale stupro di gruppo a Palermo sarebbe stata, l'8 agosto, presa a schiaffi dall'ex per le strade del capoluogo siciliano: forse una ritorsione per le denunce
Una storia, quella dello stupro di gruppo a Palermo, che continua a rivelare dettagli di rara miseria. L'evento, brutale, è noto: il 7 luglio, presso il Foro Italico del capoluogo siciliano, una ragazza di 19 anni viene avvicinata da 7 coetanei. Seguono ore di violenza carnale disumanizzante, la giovane in preda alla disperazione viene ripresa con i cellulari, i video forse girano su whatsapp. La ragazza nei giorni successivi trova la forza di denunciare: i sette vanno in galera.
La Procura di Palermo indaga sui presunti schiaffi dati dall'ex alla vittima dello stupro di gruppo al Foro Italico
Si scopre in queste ore come, accanto alla maxi indagine che vede imputati i sette neo maggiorenni per il presunto stupro ai danni di una coetanea nel palermitano, la Procura ne avrebbe affiancata un'altra, nella quale è sempre la giovane a fare la parte della vittima. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, infatti, la ragazza sarebbe stata presa a schiaffi per strada, nella zona di Borgo Vecchio, la sera dell'8 agosto.
L'evento avrebbe avuto luogo dopo le denunce della 19enne ai danni dei suoi aguzzini e circa una settimana prima della prima ordinanza di custodia cautelare. Secondo la Procura, a prendere a schiaffi, per strada, la 19enne, sarebbe stato l'ex fidanzato, forse come ritorsione per la denuncia ai danni dei sette del Foro Italico. Si tratta per il momento di supposizioni, ma pare che il giovane conoscesse gli aguzzini e sarebbe per questo verosimile credere ad un suo coinvolgimento (emotivo, non in termini di partecipazione allo stupro) agli eventi del 7 luglio ed alle successive conseguenze legali.
Se questa teoria fosse confermata, tuttavia, rivelerebbe un'aberrante realtà di inversione del sistema di comprensione relazionale, con un ex fidanzato che trova nella vittima la traditrice di una buia normalità a lui apparentemente congeniale e, nei presunti aguzzini, i soggetti da "vendicare" punendo pubblicamente chi li ha denunciati attaccando non solo loro, ma quella "buia normalità" stessa.