Caivano, spari col mitra nella notte al Parco Verde, don Patriciello: “Terrore, può morire chiunque”

Ancora paura nel quartiere in provincia di Napoli balzato nuovamente agli onori delle cronache per lo stupro di gruppo ai danni di due cuginette di 13 anni: nella notte, uomini armati di mitra hanno esploso 19 colpi in aria

Ancora paura a Caivano, ancora una volta il Parco Verde al centro della cronaca nera, dopo la brutale storia dello stupro di gruppo ai danni di due cuginette 13enni. Ancora degrado, ancora criminalità: questa volta si è trattato di una notte da incubo per il quartiere periferico in provincia di Napoli, risvegliato da ben 19 colpi di mitra sparati in aria.

Fortunatamente, come ha precisato anche il comando provinciale dei Carabinieri di Napoli, non ci sono stati feriti, ma avrebbero potuto esserci e quello che sembra un atto intimidatorio tra i più beceri, un segnale di chi comanda sul posto, avrebbe potuto trasformarsi in una strage.

La denuncia del parroco Don Maurizio Patriciello

A denunciare l’ennesimo orribile episodio, è stato don Maurizio Patriciello sui social network.

“La domenica volge a termine- scrive poco prima di mezzanotte il parroco su facebook - Manca poco più di un’ora alla mezzanotte. Per la gente della mia parrocchia non c’è pace. In sella alle loro moto, sono arrivati ancora una volta. Volti coperti. Armi pesanti in mano.  Sfrecciano per i viali sparando all’ impazzata. È il terrore. Le “stese” fanno paura. Può morire chiunque. Signore, aiutaci. E voi tutti che avete criticato le forze dell’ordine e l’intervento del governo, vergognatevi. E, se avete il coraggio, venite voi ad abitare con i vostri figli al “Parco Verde” in Caivano. Forza, fratelli e sorelle onesti del Parco Verde. Coraggio. Il Signore non ci abbandona”.

Cosa sono le “stese”, gli atti intimidatori dei camorristi

Le “stese” nel gergo della camorra, altro non sono che una intimidazione fatta con l’uso della violenza a bordo di motocicli in diverse zone della cittadina, dove i criminali sparano per aria costringendo la gente in strada a stendersi per terra, da qui appunto, il nome la “stesa”.

Si tratta di una manovra piuttosto violenta con la quale i capo clan e gli scagnozzi affermano la loro predominanza sul territorio, sottomettendo appunto i cittadini.

Don Maurizio: “Notte da incubo, gli uomini col mitra torneranno”

E ieri sera, è proprio quanto successo a Caivano, con 19 colpi di mitra sparati in aria: “Notte insonne. Notte da incubi – ha commentato don Patriciello - Gli uomini con il mitra sono scappati. Ritorneranno. È certo. Nessuno sa dire quando ma ritorneranno. Intanto si vive nel terrore. Abbraccio tutti. I bambini e i vecchi. I giovani e i malati. Un abbraccio grande agli uomini e alle donne delle forze dell’ordine. Stamattina si ricomincia. Siamo stanchi. Sfiniti. Ma dobbiamo raccogliere le forze. Signore, donaci la forza di non mollare. Di non arrenderci. Di non scappare. Allontana da noi la paura che ci paralizza. E moltiplica la speranza. Resta con noi, Signore. Resta con noi”.