Sardegna, turista francese fermato con 41kg di ciottoli sul traghetto per Nizza: "Forse per venderli"
Il furto dei ciottoli da una spiaggia protetta dell'isola gli costerà una sanzione pecuniaria significativa, che può variare da 500 a 3 mila euro.
Nelle meravigliose terre della Sardegna, il problema dell'inciviltà turistica sembra ancora persistere, con turisti locali e stranieri che commettono atti di vandalismo ambientale. In uno dei recenti episodi, un turista francese è stato prontamente fermato dalle autorità mentre tentava di imbarcarsi su un traghetto per Nizza con un carico sorprendente: ben 41 chili di ciottoli e sassi rubati dalla spiaggia di Lampianu, situata a Sassari.
Sardegna, turista francese fermato con 41kg di ciottoli sul traghetto per Nizza: "Forse per venderli"
Le autorità, tra cui i funzionari dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli e gli addetti alla sicurezza dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, hanno agito prontamente per fermare l'auto del turista e verificare il contenuto del bagagliaio. L'auto è stata scoperta trasportare questo insolito e vietato carico, scatenando conseguenze legali per il trasgressore.
In base alle leggi regionali, precisamente alla legge numero 16 del 2017, i furti di sabbia, conchiglie e ciottoli dalle spiagge della Sardegna sono severamente vietati e soggetti a sanzioni. Nel caso del turista francese, il furto dei ciottoli da una spiaggia protetta dell'isola gli costerà una sanzione pecuniaria significativa, che può variare da 500 a 3 mila euro.
Nonostante gli sforzi delle autorità locali nel promuovere la sensibilizzazione ambientale attraverso campagne multilingue, sembra che alcuni turisti non siano ancora scoraggiati dal commettere tali atti dannosi per l'ambiente e per il patrimonio naturale della regione. Il problema dei furti di questi reperti naturali preziosi dalle spiagge della Sardegna continua a manifestarsi, minacciando la bellezza incontaminata dell'isola.
I reperti rubati sono stati sequestrati e successivamente restituiti al loro luogo di origine grazie alla collaborazione con il centro di educazione ambientale del Parco di Porto Conte e dell'Area Marina Protetta Capo Caccia - Isola Piana. Questo sforzo mira non solo a far rispettare la legge, ma anche a educare i visitatori sulla necessità di preservare l'ambiente e di rispettare le regole locali.