Federico Rampini ed il suo articolo su Robert Kennedy jr, ovvero: quando un semicolto in bretelle sale in cattedra
Avrei steso un velo pietoso, ma la nausea ha avuto il sopravvento
Non ho mai criticato un collega. Nemmeno una volta. Per colleghi intendo gli altri avvocati. Ora che sono (anche) un pubblicista, non avrei mai pensato di cambiare atteggiamento, fino a questa mattina. Poi, dopo la lettura dell’articolo di Federico Rampini, a pagina 23 del Corriere della Sera, sono stato sopraffatto dal disgusto. Si può essere faziosi, naturalmente: per essere giornalisti del Corriere evidentemente è indispensabile. Ma Rampini esagera.
Scrive: “Nel 2005 sostiene il nesso fra vaccinazioni e autismo, negato dalla scienza”. Tace il fatto che uno dei figli di Robert Kennedy junior è autistico e che oggi la scienza inizia ad ammettere che ripetute vaccinazioni provocano malattie (questa la relazione finale della IV Commissione d’Inchiesta sull’uranio impoverito, che tratta anche la questione delle ripetute vaccinazioni: https://www.analisidifesa.it/2017/09/in-principio-era-luranio-impoveritopoi-i-vaccini/).
Rampini rimesta nel fango, ci sguazza in bretelle da Gordon Gekko, Kennedy è un ex tossicomane che “viene cacciato da diverse scuole e più volte arrestato”. Lo accosta persino all’incidente di Chappaquiddick del 1969 in cui fu coinvolto suo zio Ted. Si vanta di avere conosciuto altri membri rispettabili della famiglia Kennedy.
Sì, si può essere faziosi e Rampini lo è certamente. Un uomo che non si è neppure laureato ma si vanta di avere assistito alle lezioni di Federico Caffè, un giornalista che ha iniziato la sua carriera a Città Futura, settimanale della Federazione Giovanile Comunista Italiana e prima di scrivere per il Corriere è stato inviato di Repubblica…
Robert Kennedy junior ha una sola colpa e molti meriti. Partiamo da questi ultimi: è stato un convinto sostenitore dei diritti dei no vax. Ha immediatamente dichiarato che la guerra russo ucraina è iniziata nel 2014 con l’Euromaidan orchestrata dalla Casa Bianca. Ha condotto importanti battaglie ambientaliste che Rampini ridicolizza: “Ma è anche riuscito a bloccare progetti di energia rinnovabile”. Ha dal 2005 attaccato Big Pharma e sostenuto la tesi che per il principio di precauzione – se vi è anche soltanto il sospetto che i vaccini possano provocare l’autismo – le vaccinazioni pediatriche andrebbero sospese. E’ un uomo autenticamente di sinistra e ha più volte attaccato le lobby finanziarie. Perché una cosa è certa (anche se è inutile discuterne con uno che neppure si è laureato): il mercato come lo dipingono gli economisti non esiste più da molti anni e i fondi d’investimento hanno un potere assoluto e nel mercato fanno ciò che loro conviene. E ora la colpa: Robert Kennedy junior ha più volte dichiarato che Joe Biden è un amico di famiglia e (forse proprio per questo) non lo ha mai attaccato personalmente.
Per una volta, mi si consenta di usare una parola che detesto: Rampini è un semicolto in bretelle e si rivolge a un pubblico simile a lui: persone che nulla leggono eccetto i quotidiani mainstream e credono di avere capito le dinamiche del mondo.
Fosse per me, gente simile discuterebbe di politica nelle assemblee di classe. Purtroppo, è salita in cattedra e pontifica. E questa è una delle tante vergogne dell’Italia,
di Alfredo Tocchi, 28 agosto 2023