Caivano, cugine violentate a 13 anni, accertati altri 7 stupri: “Era già successo altre volte 2 o 3 mesi fa”

Emergono ulteriori agghiaccianti dettagli sullo stupro ai danni delle due cuginette di 13 anni: le ragazzine sarebbero state abusate più volte negli ultimi mesi, dallo stesso branco, nello stesso modo e nello stesso posto. Accertati altri 7 episodi di violenza sessuale

L’orrore dello stupro di gruppo a Caivano, ai danni delle due cuginette di 13 anni, si legge nelle confessioni delle due minori che, come un fiume in piena, hanno raccontato quei tragici momenti di violenze che non si sarebbero limitati ad un singolo episodio.

Dal loro racconto agli assistenti sociali, infatti, emergono altri 7 stupri, sempre dallo stesso branco, nel solito capannone abbandonato al Parco Verde, rione in forte stato di degrado in provincia di Napoli.

Caivano, cugine violentate: stupri continui iniziati 2 o 3 mesi fa

Dunque, l’incubo delle due ragazzine non sarebbe iniziato a luglio, ma circa “due o tre mesi fa”, come le stesse raccontano.

L’ultimo episodio, quello di luglio per il quale gli inquirenti stanno cercando di risalire alla data precisa, è quello che ha fatto scattare la denuncia: le due cuginette sono state violentate di continuo, per una notte intera, da un gruppo di sei ragazzini coetanei, alcuni addirittura minori di 14 anni e quindi non imputabili e un settimo di 19 anni, unico in carcere a Poggioreale. L’orrore si è consumato in edificio fatiscente che per anni è stato centrale dello spaccio della camorra.

Cuginette allontanate dalla famiglia

Le due 13enni vivono in un palazzone di edilizia popolare al Parco Verde e, dopo la denuncia dello stupro, sono state allontanate dalle rispettive famiglie e collocate in una struttura protetta.

La scoperta delle violenze da cui è partita poi la denuncia e le indagini nel mese di agosto, l’ha fatta il fratello maggiore di una delle due vittime che, via social, è venuto a sapere di quanto avveniva in quel capannone con le due ragazzine.

L’adolescente ha così raccontato tutto ai genitori, i quali hanno chiesto alle 13enni di raccontare e loro, come per togliersi un peso troppo grande, hanno confessato quanto subivano da diversi mesi a questa parte. Le ragazzine si tenevano tutto dentro per paura di ritorsioni da parte del branco, infatti una di loro, ha raccontato di conoscere il 19enne che abusava di lei, dicendo che lui la minacciava.

La Procura dei minori: “mancato controllo dei genitori”

Per la Procura dei minori si tratta di “una situazione di emergenza” che ha spinto all’allontanamento dalla famiglia allo scopo di mettere in sicurezza le due minori “a causa delle condotte dei genitori”.

Per i pm che coordinano l’indagine, “lo stile di vita della minore è senz’altro frutto della grave incuria dei genitori che con ogni evidenza hanno omesso di esercitare sulla figlia il necessario controllo, esponendola a pericoli”.

Provvedimento criticato dall’avvocato Pisani

L’avvocato Angelo Pisani che assiste la famiglia di una delle due cuginette (l’altra è assistita dagli avvocati Antonella Esposito e Clara Niola), è critico rispetto alla decisione del Tribunale: “È una beffa, un trauma si va ad aggiungere a un trauma. Andava spostato l’intero nucleo familiare, senza far diventare la vittima un fascicolo”.

Sequestrati i cellulari del branco

Nel frattempo, i carabinieri stanno esaminando i cellulari dei componenti del branco alla ricerca di video e immagini che possano aver ripreso le violenze