Forza Nuova pronta a candidare Vannacci a Monza per seggio Berlusconi, lui: "Continuo a fare il soldato"
Il leader del movimento di destra radicale Forza Nuova, Roberto Fiore, offre al generale Vannacci la candidatura al seggio parlamentare che fu di Berlusconi
Alcuni la definiscono una provocazione, altri una seria proposta politica. Per adesso, tuttavia, il generale Roberto Vannacci, diretto interessato dalla vicenda ha però rifiutato la proposta: "Voglio continuare a fare il soldato".
Forza Nuova propone a Vannacci la candidatura al seggio di Berlusconi in Parlamento
Il fatto risale alla giornata di sabato 19 agosto: un comunicato del movimento di destra radicale Forza Nuova annuncia l'offerta di candidatura del generale al seggio parlamentare vacante di Monza, quello appartenuto a Silvio Berlusconi. Nella nota si fa il nome di Roberto Fiore, segretario di Fn, che viene così descritto: "L'unico uomo politico ad oggi ad aver difeso il Generale Vannacci per il suo libro e le sue parole". Fanno eco alle parole del movimento, quelle dello stesso Fiore, che si rivolge direttamente al Parà: "Nella speranza che sia contro la guerra, e contro la follia vaccinale chiedo a Roberto Vannacci di presentarsi, per Forza Nuova, alle elezioni suppletive di Monza. Un atto di coraggio che lombardi ed italiani apprezzerebbero. Gli italiani vogliono una Rivoluzione Italiana". Nessuna risposta, per adesso, da parte del militare.
Non si placano intanto le polemiche attorno al generale, per il quale arrivano addirittura richieste di congedo, non è chiaro secondo quali motivazioni. Molti, in realtà, però anche i supporter al militare, abbastanza da portare l'hashtag #IostoconVannacci a dominare i trend di X, ex Twitter, toccando la vetta degli oltre 14mila post. Non solo, ma il libro, da alcuni accusato di omofobia, sessismo e razzismo (ormai ribattezzati "il tridente del politically correct") ha scalato le classifiche di vendita, schizzando al primo posto dei best sellers Amazon.
Un apparente cambio di vento sembra muovere sulla vicenda, con un opinione pubblica che, passata l'esplosiva sbornia inquisitoria delle primissime ore, si mostrerebbe ora parzialmente sulla strada della comprensione del testo del generale. Secondo diversi osservatori, l'aumento esponenziale delle vendite del libro, e le conseguenti numerose letture che del libro saranno fatte, potrebbero permettere un progressivo sviluppo di una fronda sempre più compatta di sostenitori del generale, già oggi secondo molti vittima di ingiuste ripercussioni in termini di carriera.