Addio a Roberto Colaninno, morto ad 80 anni il “capitano coraggioso”, protagonista con Olivetti, Telecom e Piaggio

La sua carriera è iniziata nel 1969 alla Fiaam Filter, azienda di componenti auto della sua città di origine

Roberto Colaninno, imprenditore mantovano per anni protagonista della finanza e dell’industria italiana, è morto questa mattina all’età di 80 anni.

La sua carriera ha inizio nel 1968 alla Fiaam Filter, azienda produttrice di componenti auto e da questa prima esperienza getta le basi di quello che è stato il suo successo; nel 1981 ha fondato Sogefi, entrata poi nella Cir di Carlo De Benedetti.

Addio a Roberto Colaninno, la svolta con Olivetti

La vera e propria svolta arriva nel 1995 con il ruolo di amministratore delegato di Olivetti e la trasformazione della società in una holding di telecomunicazioni. Nel 1988 ha ceduto la “Omnitel” secondo colosso della telefonia dopo la Telecom, all’azienda tedesca Mannesman per oltre 7 miliardi di euro.

L’avventura in Telecom

Nel 1989 inizia poi l’avventura in Telecom che ha suscitato non poche polemiche, con la contrarietà all’offerta da parte del consiglio di amministrazione di Olivetti sulla totalità delle azioni dell’azienda. L’opa ostile di Olivetti è stata poi bocciata dalla Consob, in quanto ritenuta non corretta.

L’anno successivo la Olivetti via Tecnost di Colaninno riesce a conquistare il 52% e Roberto Colaninno diventa il nuovo presidente e amministratore delegato di Telecom Italia, ma i conti non tornano e ben presto l’azienda si ritrova con più del doppio dei suoi debiti finanziari: passano da 8 miliardi a 19 miliardi nel 2000 per poi salire ancora verso quota 24 miliardi nel 2001 e nel frattempo i dividendi raddoppiano a quota oltre 2,3 miliardi l’anno.

La fine di Telecom e la nuova era di Piaggio

L’avventura in Telecom finisce nel 2002 e l’anno dopo Colaninno, rileva la maggioranza di Piaggio. A fine 2004 la società cresce e amplia il perimetro industriale grazie alle operazioni di acquisto dei marchi motociclistici Aprilia e Moto Guzzi, con cui Piaggio entra nel business delle moto. Nel 2006 Colaninno porta il gruppo alla quotazione, operazione che permette di ridurre sensibilmente il debito. Da allora il gruppo Piaggio è cresciuto quasi incessantemente arrivando nel 2022 a registrare il bilancio record della sua storia con ricavi superiori a 2 miliardi di euro e utili per quasi 85 milioni.