Torino, riunione di condominio finisce in tentato omicidio, amministratore cerca di dar fuoco a un avvocato

La riunione di condominio stava per finire in tragedia: l'amministratore ha versato del liquido infiammabile sull'avvocato dei condomini e ha tentato di dargli fuoco con un accendino che per fortuna si è inceppato. Arrestato dai carabinieri per tentato omicidio

Le riunioni di condominio, si sa, spesso non sono esenti da liti e polemiche, ma quello che è successo a Torino ha dell’incredibile e si è concluso con un arresto per tentato omicidio.

Nel tardo pomeriggio di mercoledì, in un condominio di via Ivrea al civico 18, è scoppiata una lite tra l’amministratore di un condominio relativo a più caseggiati e l’avvocato degli inquilini. L’amministratore Leo Modaffari di 69 anni, accusato di aver fatto sparire del denaro, circostanza sulla quale sono in corso degli accertamenti, è finito nel mirino dei condomini che hanno chiesto la revoca del suo incarico.

Stanco delle accuse cerca di incendiare l’interlocutore

Stanco di questa situazione, il 69enne, titolare di uno studio a Vercelli, ha rovesciato addosso all’avvocato una borraccia contenente del liquido infiammabile e subito dopo ha tentato di dargli fuoco con un accendino che, per fortuna, si è inceppato bloccando il tentativo dell’uomo che avrebbe potuto avere conseguenze devastanti.

Sono così intervenuti immediatamente i condomini, che hanno separato i due uomini e allertato il numero unico per le emergenze. Sul posto sono subito arrivati i carabinieri del  Norm che hanno arrestato il 69enne Leo Modaffari con l’accusa di tentato omicidio.

I militari del nucleo radiomobile cittadino dell'Arma hanno fatto poi un sopralluogo nello studio dell'uomo, trovando un liquido compatibile con quello versato addosso alla vittima, che non ha riportato alcun danno a parte lo spavento.

Le accuse e la revoca dell’incarico

L’amministratore di condominio era sospettato da numerosi condomini di aver fatto sparire dei soldi, tant’è che uno di loro aveva presentato nei suoi confronti una richiesta di revoca giudiziale che verrà discussa il prossimo 13 settembre 2023 proprio per i suoi presunti inadempimenti. I proprietari, una quarantina di condomini rappresentati dall'avvocato Emanuela Peracchio, accusano l'uomo di non avere pagato le utenze condominiali di cui loro avevano già versato l'intero ammontare. In alcuni casi le utenze sono state staccate dalle società che le erogano.