Addio a Luca Ruffino, morto suicida a 60 anni il presidente di Visibilia Editore: "Ipotesi reato istigazione al suicidio"

L'imprenditore è stato trovato senza vita in casa dal figlio: si pensa a dei problemi legati alla salute, ma la procura indaga sull'istigazione al suicidio

Il presidente di Visibilia Editore Luca Giuseppe Reale Ruffino si è suicidato sparandosi nella notte tra sabato e domenica. Un gesto che sarebbe legato a questioni personali, forse gravi problemi di salute. L’imprenditore, che nello scorso autunno aveva rilevato le quote della società dalla fondatrice e ora ministro del Turismo Daniela Santanchè, si è ucciso con una pistola regolarmente detenuta nella camera da letto di un appartamento di sua proprietà in via Spadolini a Milano. Vicino al corpo c’era un biglietto che conterrebbe gli ultimi saluti ai familiari.

Addio a Luca Ruffino, morto suicida a 60 anni il presidente di Visibilia Editore: "Ipotesi reato istigazione al suicidio"

A trovarlo senza vita è stato intorno alle 23.45 di sabato uno dei due figli, allarmato perché non riusciva più a mettersi in contatto con il padre. Storicamente legato all’amministrazione di condomini, fondatore, presidente e amministratore delegato di Sif Italia, società di amministrazione e gestione di patrimoni immobiliari che è quotata a Euronext Growth Milano, Ruffino a ottobre era subentrato in Visibilia, rilevando le quote appartenute Santanchè. Giovedì scorso avrebbe anche partecipato per l’ultima volta a una riunione del cda. Un rinnovamento che non aveva ancora convinto del tutto il tribunale civile che doveva pronunciarsi sullo stato dell’azienda in una delle vertenze tuttora aperte.

La procura di Milano ha aperto un fascicolo sull'ipotesi di istigazione al suicidio, un'azione necessaria per l'autopsia ma anche per fare chiarezza sulla morte di Ruffino. Sembra infatti che l'uomo non avesse problemi personali o economici importanti, ma era comunque affetto da una grave malattia di cui erano a conoscenza solo le persone più strette. 

Chi era Luca Ruffino

Lecchese, 60 anniRuffino era entrato un po’ a sorpresa nella società. "Nell’azionariato sono entrati Luca Giuseppe Reale Ruffino con il 12,94 per cento del capitale, e Sif Italia, spa controllata sempre da Ruffino che ne è anche a.d., con l’8,78 per cento", diceva la nota di Visibilia diffusa il 18 ottobre scorso che aveva comunicato il ribaltone societario. Ma tra i soci di minoranza c’era anche chi si era chiesto perché si acquistasse una società gravata da debiti con il fisco e l’istituto di previdenza e su cui pendevano un esposto per gravi irregolarità nella gestione e con operazioni finanziarie illogiche. L’idea era quella di mettere a fattore comune l’esperienza nella gestione dei condomini e quella del settore advertising, sfruttando i palazzi per le campagne pubblicitarie. L’ingresso di Ruffino puntava, pur fra lo scetticismo degli inquirenti, a raddrizzare una barca in cattive acque. Alla domanda su un potenziale coinvolgimento politico con la ministra Santanché, Ruffino aveva risposto: “Ma quale soccorso nero, Daniela Santanchè ci deve 1,5 milioni e per questo ha messo a garanzia anche la sua casa”, definendola semplicemente una "debitrice.