Amalfi, lo skipper Elio Persico accusato di omicidio colposo e naufragio: “positivo a droga e alcol, distratto dal telefono”

Accertamenti in corso per comprendere se alcol e droghe abbiano influito sulla capacità del 30enne di guidare il mezzo e se l'uso del cellulare lo abbia distratto. Al vaglio degli inquirenti anche traiettoria e velocità della barca

La Procura di Salerno continua le indagini sull’incidente tra il gozzo di 9 metri e il veliero turistico Tortuga, in cui ha perso la vita Adrienne Vaughan in mare ad Amalfi. Lo skipper del gozzo, il 30enne sorrentino Elio Persico, è indagato per omicidio colposo e naufragio.

L’uomo è risultato positivo agli esami tossicologici per l’assunzione di alcol e droghe e al momento è ricoverato in ospedale, ma non in stato di fermo: continuano gli accertamenti per capire se le sostanze rinvenute nel sangue del 30enne abbiano influito sulla sua capacità di condurre il mezzo sul quale viaggiavano la vittima, il marito Mark White e i due figli della coppia di 11 e 14 anni.

Droga, alcol e cellulare: si indaga sulle cause dell’incidente

Gli esiti dell’indagine e l’iscrizione di Elio Persico nel registro degli indagati, sono stati resi noti questa mattina nel corso di una conferenza stampa convocata dal procuratore capo di Salerno, Giuseppe Borrelli.

Un’altra circostanza da appurare, ha riferito il procuratore, è se lo skipper fosse distratto, in quanto il marito della vittima ha riferito che il 30enne era costantemente al telefono; terzo punto, riguarda invece traiettoria e velocità della barca, sulle quali daranno informazioni l’apparecchiatura, il gps e utilizzato il sistema Ice presente sulla motonave Tortuga, che consente di riscontrare il tracciamento di rotta e la velocità.

La dinamica dell’incidente

Il procuratore ha poi provato a ricostruire la dinamica dell’incidente: a quanto pare il gozzo di 9 metri ha impattato contro il veliero: “Il fatto si è verificato davanti al fiordo di Furore. Il gozzo di 9 metri è andato contro il Tortuga sul quale era in corso un evento. I soccorsi sono stati immediati: la notizia dell’incidente è stata ricevuta alle 17 e 45, Vaughan è arrivata sul molo di Amalfi intorno alle 18 e alle 18 e 10 c'era anche l’ambulanza. La donna aveva subito lesioni tali da non poter essere curata. Adrienne Vaughan era sulla prua del motoscafo, sul prendisole, ed è stata sbalzata in mare” ha spiegato Borrelli.

Nel corso delle indagini sono stati ascoltati 70 testimoni: il marito della vittima sarà ascoltato di nuovo non appena dimesso dall’ospedale, mentre i due figli della coppia si trovano in albergo dove sono stati raggiunti dal nonno.