Napoli, riprese le occupazioni abusive nel centro della città. Diverse le segnalazioni a Miano e nel rinomato borgo Santa Lucia

Fenomeno in ripresa durante il periodo estivo. Denunce anche da parte dell’On. Francesco Emilio Borrelli

"La camorra e i delinquenti non vanno in ferie e per questo bisogna porre la massima attenzione, specie in questo periodo, nei confronti del fenomeno delle occupazioni abusive degli appartamenti disabitati o lasciati incustoditi". Questo è quanto appena dichiarato in una nota ANSA dal neo deputato dei verdi Francesco Emilio Borrelli dopo la denuncia di alcuni residenti di un condominio di via Calatafimi nel quartiere napoletano di Miano, che avrebbero allertato le Autorità per alcuni tentativi di occupazione abusiva da parte di ignoti in uno degli appartamenti ACER della Regione Campania presenti nello stabile. I suddetti appartamenti, al momento parrebbe privi di assegnatario, avrebbero subito due tentativi di accesso, l’ultimo lo scorso sabato. Stando a quanto dichiarato da uno dei residenti, i potenziali occupanti avrebbero provato a rimuovere la tompagnatura in muratura realizzata a protezione dell’appartamento allocato al civico 6; alcuni testimoni affermano che ci siano stati diversi sopralluoghi perlustrativi prima di tentare l’operazione; precedentemente c’era stato un ulteriore tentativo di accesso dai balconi anch’esso prontamente denunciato . I residenti Mianesi contestano il lassismo delle Autorità di fronte a fatti tanto evidenti quanto imminenti; secondo alcuni infatti i malintenzionati non avrebbero deposto le armi e temono un ulteriore tentativo di effrazione con l’intento di occupare abusivamente gli immobili liberi. Sorte analoga sta accadendo anche nella contrada di Pizzofalcone, a pochi passi da piazza del Plebiscito dove, secondo alcune segnalazioni, sarebbero stati rioccupati due appuntamenti che erano stati sgomberati e posti sotto sequestro durante uno degli ultimi interventi di alto impatto seguito proprio dal deputato dei Verdi Emilio Borrelli. Purtroppo il dramma delle occupazioni abusive di immobili è un’amara consuetudine che coinvolge quasi tutta la città Partenopea; Il problema si manifesta soprattutto nelle aree strutturate da un sistema sociale altamente promiscuo e confuso, con bassi livello di scolarizzazione e di reddito. Prese di mira non sono solo gli immobili di proprietà pubblica ma anche quelli privati; è sufficiente infatti che l’immobile resti sfitto più del tempo necessario per subire la violazione; al punto che i proprietari spesso preferiscono fittare forzatamente ed a prezzi inferiori, per evitare di incorrere nel rischio di dover gestire una probabile occupazione. Non è raro il caso dei proprietari che decidono di avviare per poi sospendere dei posticci lavori di rifacimento al solo fine di rendere inagibili gli immobili diveltendo le pavimentazioni, i servizi igienici e gli impianti al fine da rendere l’appartamento inutilizzabile;. Diversa è invece la situazione delle così dette case popolari; quest’ultime che dovrebbero essere assegnate secondo dei precisi criteri alle fasce deboli spesso sono gestite dagli stessi clan che gestiscono le occupazioni; anche le assegnazioni “regolari” però non mancano di anomalie perverse; è il caso della “cessione” del diritto di abitazione a prossimi congiunti che decidono di costituire insieme all’assegnatario ufficiale un unico nucleo familiare per poi mantenere il diritto sull’immobile per generazioni.