Giorgio Almirante avrà una strada intitolata a Grosseto dopo il via libera definitivo del Consiglio comunale
Lo storico fondatore del Movimento Sociale prevale nonostante l'opposizione del centro sinistra
Superato l’ultimo scoglio, a Grosseto via Giorgio Almirante è realtà. Poche ore fa il Consiglio comunale ha respinto la mozione di minoranza del centrosinistra (composto da Pd, Grosseto Città Aperta e Movimento 5 Stelle) contro la nascita dello snodo intitolato allo storico segretario e fondatore del Movimento Sociale Italiano. Bloccato da venti voti contrari rispetto ai dieci favorevoli, la città toscana strizza l’occhio alla destra con lo strumento della toponomastica. Una scelta dell’amministrazione connessa a un progetto di viabilità pronto a intersecare la futura via Almirante con una speculare via Enrico Berlinguer, creando la cosiddetta via della “Pacificazione Nazionale”. “Una pace per richiamare il rapporto di amicizia tra i due segretari di Pci e Msi”, dice il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, che saluta con favore il piano che investirà con un lotto il complesso residenziale di Borgo Nuovo, zona più esterna di Grosseto. L’iter però non è del tutto finito: l’ultima parola per il via libera tocca alla prefetta Paola Berardino, moglie del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che entro il 10 agosto dovrà ottenere il parere dell’Istituto storia patria regionale sulla validità del nome di Giorgio Almirante e pronunciarsi sugli eventuali disordini che potrebbero conseguire. Conclude così il primo cittadino di Grosseto: “Si tratta di un progetto di libertà. I nostri padri costituenti erano stati più bravi di noi: dopo il periodo della Costituente, hanno fatto sedere Giorgio Almirante in Parlamento. Gli è stato riconosciuto di dover andare avanti con la sua vita umana e politica”.