Post su Auschwitz, Bassetti denunciato dal vignettista Beppe Fantin: “Ha usato la mia vignetta per istigare all'odio, è apologia di fascismo”
Il vignettista si è affidato a uno studio legale per denunciare l'infettivologo Matteo Bassetti e con un post su facebook fa chiarezza sul senso della sua vignetta
A pochi giorni dalla bufera social e mediatica sul post gaffe dell’infettivologo Matteo Bassetti, il quale ha condiviso una vignetta su Auschwitz travisandone il contenuto, arriva la denuncia del vignettista Beppe Fantin che parla di “istigazione all’odio e apologia fascista”.
Nella vignetta in questione sono illustrati 5 soggetti di spalle con la tuta a righe che indossavano gli ebrei deportati nei campi di concentramento. Dietro ognuno di loro c’è un cartello con le scritte “no vax”, “no mask”, “no green pass”, “negazionista climatico” e “no IT alert”. Sui cinque uomini campeggia un richiamo al campo di Auschwitz con la scritta “La libertà di opinione non rende liberi”.
Post su Auschwitz, Bassetti travisa il contenuto della vignetta
Il senso della vignetta è chiaro: l’autore con la satira ha inteso dire che chi la pensa diversamente viene emarginato e “deportato” e il riferimento è diretto a chi non ha voluto adempiere all’obbligo vaccinale per libera scelta ed è stato etichettato come “no vax” e così via per tutti coloro che in un modo o nell’altro, hanno un’opinione differente rispetto a determinati argomenti.
La risposta dell’autore della vignetta Beppe Fantin
A fare chiarezza infatti, è stato lo stesso Beppe Fantin su facebook: “Non faccio mai post di questo genere perché preferisco che a parlare siano le mie vignette, i miei disegni, le mie immagini – ha scritto – Ricordo sempre che la satira è tutelata dalla libertà di espressione o almeno lo è fino a quando non arriva ad essere volgare, offensiva e soprattutto quando arriva ad essere storpiata e travisata. La vignetta che vedete (quella della controversia ndr) è stata postata e poi rimossa dal prof. Matteo Bassetti, che come al solito, è abituato a mettere a rischio gli altri e non sé stesso. Perché? Perché il professore ha pensato bene di pubblicare la vignetta in uno dei suoi social, travisandone però le parole e ponendo un quesito ai suoi fans. La vignetta aveva tutt’altro significato – spiega Fantin – l’ho realizzata dopo aver sentito che Angelo Bonelli vorrebbe presentare una proposta di legge per introdurre il reato di negazionismo climatico, in poche parole, sanzionare chi non crede che il cambiamento sia dovuto all’uomo e, aggiunge Bonelli, i negazionisti fanno più danni della grandine. Tralascio e lascio agli esperti la discussione, ma non posso permettere a Bassetti che posti la mia vignetta dandone un volto completamente diverso, istigando l’odio, perché questa è a tutti gli effetti un’apologia fascista. Ed è proprio per questo – annuncia – che mi affiderò allo studio legale Lopresti per presentare regolare denuncia. Vede, prof. Bassetti – dice rivolgendosi all’infettivologo – lei parla troppo spesso dei no vax affibbiando l’aggettivo di ignoranti. Ma le ricordo che i no vax non sono più quelli del periodo ‘vaccino’. Sono molti di più perché si sono uniti quei pro vax che se potessero tornare indietro, quel vaccino non se lo farebbero più. Sono quelli che hanno paura di quelle morti improvvise di cui nessuno parla”.