Pozzuoli, omicidio suicidio, 50enne spara alla moglie 39enne dopo lite e si uccide: in casa i figli di 8, 13 e 16 anni

La coppia era chiusa in camera da letto e stava litigando, poi improvvisamente gli spari: il marito uccide prima la moglie e poi la fa finita. Utilizzato un revolver di provenienza ignota, l'uomo non era in possesso di porto d'armi

Ha prima puntato la pistola verso la moglie, Angela Gioiello di 39 anni, uccidendola e l’ha poi rivolta verso sé stesso facendola finita. Antonio Di Razza, 50 anni ha così messo fine una volta per tutte all’ennesima lite avuta con la moglie, in quello che è apparso immediatamente agli occhi degli inquirenti come un omicidio suicidio.

Il dramma famigliare si è consumato ieri a Pozzuoli, in un appartamento di via Giuseppe Parini, nel cuore della zona popolare di Monterusciello.

Pozzuoli, omicidio suicidio: il dramma in camera da letto

La coppia era chiusa in camera da letto e litigava animatamente, si erano isolati per risparmiare ai figli di 8, 13 e 16 anni, l’ennesima lite: poi improvvisamente gli spari, un rumore fortissimo che ha messo in allerta il vicinato e i figli che in quel momento si trovavano in casa. Sono stati loro a dare l’allarme a soccorritori e forze dell’ordine che una volta giunti sul posto, si sono ritrovati davanti una scena raccapricciante: marito e moglie in camera da letto, per terra, in una pozza di sangue.

La pistola utilizzata dall’uomo è un revolver, al momento posta sotto sequestro per capirne la provenienza poiché da quanto appurato dai carabinieri, l’uomo era sprovvisto di porto d’armi.

Chi erano Antonio Di Razza e Angela Gioiello

Antonio Di Razza, 50 anni, lavorava come operaio in un’azienda della Prysmian Group che produce cavi sottomarini; Angela Gioiello invece, 39 anni, era una casalinga e si occupava a tempo pieno della casa e dei tre figli.

Inquirenti ipotizzano la gelosia alla base del delitto

Il dramma ha ancora dei lati oscuri e non è chiaro il movente, anche se una pista seguita da chi indaga, è quella della gelosia: gli investigatori hanno ascoltato alcuni vicini e alcuni testimoni che hanno sentito gli spari, per ricostruire il profilo della coppia. Tutti li descrivono come una famiglia unita, affiatata e da invidiare, nessuno si aspettava un epilogo così tragico, né nulla lo avrebbe mai potuto fare anche lontanamente immaginare.