Milano, rissa con machete e colpi di pistola: 14 custodie cautelari tra Rozzano e Grattosoglio
12 persone sono in stato di custodia cautelare a Milano dopo 2 risse nelle quali un uomo sarebbe rimasto ferito da colpi di pistola ed un altro sfigurato con un machete
Questa mattina all'alba la questura di Milano ha eseguito 12 dei 14 procedimenti di custodia cautelare in carcere che riguardano i partecipanti a due risse che avvennero lo scorso aprile tra Rozzano, in Provincia di Milano, e il confinante quartiere Gratosoglio di Milano. Durante la seconda rissa, furono sparati alcuni colpi di pistola e un uomo di 25 anni fu gravemente ferito da un colpo di machete al viso che lo ha sfigurato e reso quasi completamente cieco.
Guerra fra bande per il controllo del territorio
A fronteggiarsi, il 6 aprile, furono due bande. Una composta da albanesi, alcuni con cittadinanza italiana, di stanza nel Quartiere Gratosoglio, e l'altra composta da magrebini, alcuni dei quali con cittadinanza italiana, e italiani, che vivono nei quartieri più degradati di Rozzano. Gli albanesi si erano recati nel centro di Rozzano, in via Stromboli, dove avevano affrontato in un primo scontro i magrebini. Dopo l'intervento delle forze dell'ordine, si erano dispersi, lasciando sul posto un ferito. Un magrebino che aveva perso un dente e aveva alcune escoriazioni, portato in codice verde al pronto soccorso dell'ospedale di Rozzano.
Vendetta
I magrebini, però, seguendo la logica che pervade questo genere di bande, aveva deciso per una vendetta e in serata si è recata in via Saponaro, all'angolo con via Costantino Baroni, nel quartiere di Gratosoglio di Milano, per un "chiarimento" con il feritore. Con loro avevano almeno una pistola. Al momento in cui la banda di magrebini ha affrontato il 47enne dalle vie intorno sono saltati fuori un'altra ventina di albanesi e hanno dato il via alla violentissima rissa. Quando uno dei magrebini ha tentato di compiere la vendetta sparando al 47enne, è intervenuto anche il cane che, per salvare il padrone, gli si è avventato sul braccio.
2 feriti, uno grave
La rissa si è conclusa con il fuggi fuggi generale all'arrivo delle sirene. I residenti, spaventati dai colpi di pistola, almeno 4, avevano chiamato il 112. A terra rimanevano il magrebino colpito dal machete e il 47albanese che aveva diverse ferite ed escoriazioni per le botte prese nella rissa.
Indagini preliminari
Le indagini sono ancora in fase preliminare. Ma una volta identificati i primi 14 partecipanti, la magistratura, su richiesta della procura, ha deciso di richiedere la custodia cautelare, soprattutto per evitare che continuasse la spirale di vendette incrociate fra bande. Sono accusati di rissa, lesioni gravi e aggravate, porto abusivo di arma da sparo e esplosioni pericolose in luogo pubblico.
A caccia delle armi
Questa mattina, oltre alle catture, sono state effettuate le perquisizioni nelle abitazioni, alla ricerca delle armi. Sono stati trovati coltelli e altri oggetti, oltre ad una scacciacani, ma non la pistola che ha sparato.
All'operazione hanno partecipato le Squadre Mobili di Milano, Alessandria, Caserta, dei Commissariati Porta Ticinese e Scalo Romana nonché di numerose pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine della Lombardia, di un nucleo del Reparto Mobile di Milano e di un elicottero del Reparto Volo di Milano.
Uno degli indagati è stato trovato in un albergo di Brescia, mentre altri due, albanesi, sono per ora sfuggirti alla cattura. Probabilmente sono tornati in Albania