Processo in Vaticano, chiesti 7 anni e 3 mesi per il cardinale Angelo Becciu: abuso d'ufficio e peculato

Per gli altri 10 indagati per la gestione e la compravendita del Palazzo di Londra chiesti complessivamente 73 anni

Dopo un lungo processo, durato circa un anno e mezzo, arrivano le prime richieste di pena del Promotore di Giustizia del Vaticano, Alessandro Diddi, nell'ambito dell'indagine sulla gestione e la compravendita del Palazzo di Londra, che ha portato i conti della Santa Sede in rosso. Per il cardinale Angelo Becciu, accusato dei reati di abuso d'ufficio e peculato, la richiesta è di 7 anni e 3 mesi di reclusione, accompagnata dall'interdizione dai pubblici uffici, oltre a una multa di 11mila euro e il sequestro di beni dal valore di 14 milioni, calcolati sulla base del danno finanziario che, secondo i magistrati, Becciu avrebbe provocato. Anche il Segretario del cardinale, monsignor Mauro Carlino, ha ricevuto una pena simile: 5 anni e 4 mesi, oltre al pagamento di una multa di 8 milioni.

Processo in Vaticano, chiesti 7 anni e 3 mesi per il cardinale Angelo Becciu: abuso d'ufficio e peculato

Le pene più dure però sono state inflitte al finanziere Raffaele Mincione e all'impiegato amministrativo Fabrizio Tirabassi, condannati rispettivamente in primo grado a 11 anni e 5 mesi e a 13 anni e 3 mesi, con il primo che dovrà anche pagare una multa di 15mila euro. All'ex funzionario di Credit Suisse, Enrico Crasso, sono stati invece chiesti 9 anni e 9 mesi, più una multa di 18mila euro e soprattutto una confisca di beni importante, pari a 109 milioni di euro. Tra gli altri condannati ci sono anche l'ex dirigente dell'Aif, Tommaso di Ruzza, per cui è stata chiesta una pena di 4 anni e 3 mesi e Cecilia Marogna, l'analista incaricata di facilitare la liberazione della suora colombiana rapita in Mali dai jihadisti, la cui pena ammonterebbe a 4 anni e 8 mesi.

Il processo riprenderà nel mese di settembre, in cui verrà data parola alle difese, che proveranno a smontare i capi d'accusa dei loro assistiti. Per quanto riguarda la fine definitiva del processo, quest'ultima, stando alle parole di Giuseppe Pignatone, presidente del Tribunale Vaticano, dovrebbe arrivare non prima di Natale.