Covid, il Great Reset continua. Obiettivo: eliminare 4 mld di esseri umani per evitare il riscaldamento globale

Sì, per qualcuno tutto procede secondo i piani: il Great Reset inizia a manifestarsi in tutto il suo splendore

SCRITTI BELLICI

Uno dopo l’altro, i paladini del dissenso abbandonano la scena. Reiner Fuellmich (l’organizzatore di Norimberga 2) è stato condannato in Germania per incitamento all’odio e oltraggio ai Giudici. Ugo Mattei (il poco telegenico promotore del Comitato di Liberazione Nazionale – CLN) si è dimesso stante l’insuccesso della raccolta di firme per un referendum contro la guerra. Monsignor Carlo Maria Viganò (il tradizionalista pro Trump e anti Bergoglio, teorico del Grande Risveglio in antitesi al Great Reset) nell’ultimo video si pone su posizioni scismatiche e cita Monsignor Marcel Lefebvre.

Il fronte della dissidenza – incapace di compattarsi e, soprattutto, di contrapporre un progetto politico al Great Reset – è stato sbaragliato.

Per me, non è certo una sorpresa. Ho sempre nutrito seri dubbi su tutti e tre e solide certezze sugli avvocati (non faccio nomi o ulteriori commenti, sono pur sempre miei colleghi) che hanno promosso azioni collettive prive di fondamenti giuridici guadagnando milioni (30.000 deleghe x 100 euro a testa = 3.000.000 di euro).

E adesso, cosa facciamo?

Ci chiudiamo in casa a leccarci le ferite?

Ho incontrato molti altri protagonisti del dissenso italiano. Potrei esporne pregi e difetti, ma odio giudicare. Sono uscito da tutti gruppi, ma non ho intenzione di tacere. Tutto ciò che posso fare è continuare a scrivere la Verità, sperando che nasca un progetto politico con al centro non gli interessi di Bill Gates, George Soros, BlackRock, Vanguard e State Street ma quelli degli esseri umani.

Perché l’attacco è all’essere umano, in nome di un’ideologia malthusiana secondo la quale quattro miliardi di mangiatori inutili devono essere eliminati per evitare il riscaldamento globale.

La verità è quella che scienziati come Giuseppe (Joseph) Tritto e Peter Breggin ripetono incessantemente da più di tre anni e mezzo: I SARS-COV sono virus creati in laboratorio (c.d. virus chimera”) e anche il SARS-COV-2 non è una mutazione naturale, un salto di specie. Tre anni fa, quando la Cina ha dato notizia dell’epidemia a Wuhan, è incominciata la più grande campagna di mistificazione della storia. L’OMS ha formato una Commissione d’inchiesta, mettendo tra gli scienziati incaricati di determinare se il SARS-COV-2 fosse un virus chimera (ovvero nato in laboratorio) Peter Daszak della Eco Health Alliance, persona coinvolta negli esperimenti di Gain of function (creazione appunto di virus chimera, ad uso militare). La Cina, dopo il taglio di fondi americani deciso dal Presidente Trump, è il maggiore finanziatore dell’OMS (prima della Bill & Melinda Gates Foundation) e il suo Direttore Generale, Tedros Adhanom Ghebreyesus, è stato indicato proprio dalla Cina e, guarda caso, è un alleato di Anthony Fauci, che lo ha pubblicamente definito un grande uomo, nonostante le gravi accuse mosse contro di lui in Etiopia. La Commissione ha preso per buone le dichiarazioni di Shi Zhengli (Batwoman per i suoi colleghi): “Il SARS-COV-2 è un virus diverso da tutti quelli raccolti in natura e conservati nel laboratorio di Wuhan”. La dichiarazione è un esempio di verità parziale: ovviamente il SARS-COV-2 è un virus diverso: è un virus chimera, non raccolto in natura. Nella storia dell’umanità, non sono mai esistite epidemie di SARS-COV naturali, il salto di specie dal pipistrello al pangolino e dal pangolino all’uomo è una ipotesi ridicola e a Wuhan non si sono pipistrelli eccetto quelli all’interno del laboratorio né tantomeno rari pangolini, ma topi hACE2 geneticamente modificati che erano già stati infettati col SARS-COV-2 prima del 2020, come risulta da due pubblicazioni scientifiche.

Tutte queste cose le ho lette la prima volta sul libro di Peter Breggin COVID-19 and the global predators, nel 2021 e le ho ascoltate cento volte da Joseph Tritto.

Fin dai primi mesi, scrissi ciò che poi ho ripetuto in tanti articoli pubblicati su Il Giornale d’Italia: “Il laboratorio di Wuhan è stato costruito dai Francesi e approvato dall’OMS. Il Canada e l’Australia hanno fornito attrezzature e patogeni. Ora, a seconda che il virus sia uscito dal laboratorio accidentalmente o (come credo) volontariamente, il reato commesso sarà omicidio colposo o omicidio volontario. Ma si tratta sempre di omicidio (strage in alcune giurisdizioni), non di un reato minore. I colpevoli sono a piede libero, impuniti. I Giudici non indagano”.

 

I predatori globali hanno gioito della pandemia. C’è chi l’ha definita una splendida opportunità, chi l’inizio dell’auspicato Great Reset, chi l’occasione per ridurre il numero degli abitanti del pianeta Terra, chi l’occasione per attuare la “Distruzione creativa” e riplasmare l’economia.

Oggi quegli stessi predatori e tutta la stampa mainstream gioiscono davanti alla disfatta della dissidenza.

Gli scritti dei dissidenti resistono nei pochi spazi dove sia ancora possibile esprimersi senza condizionamenti, vincoli e censure. Tuttavia, la sopravvivenza della libertà di parola in questi spazi residuali non è garanzia di democrazia, anzi... Nel saggio The Effect of Social Media on Political Polarization in the United States (L'effetto dei social media sulla polarizzazione politica negli Stati Uniti), gli autori Ethan Porter e Thomas J. Wood descrivono come i social media contribuiscano alla polarizzazione politica creando “camere dell'eco” in cui gli individui leggono soltanto opinioni allineate con le proprie.

Queste “camere dell’eco” esistono anche in Italia e sono – ad esempio – i canali Telegram di noti dissidenti. Il loro effetto è che la dissidenza si illude di essere forte e strutturata perché centomila iscritti al canale plaudono al loro leader, quando centomila persone non sono nulla rispetto al numero di chi le opinioni politiche le ascolta soltanto sui media nazionali.

Prova ne è che in Parlamento non vi è un solo parlamentare che rappresenti la dissidenza.

Eppure, la dissidenza esiste. I dissidenti sono persone in carne e ossa. Qualcuno ritiene che soltanto la preghiera (meglio se in latino) possa servire da barriera al progetto dei satanisti (in primis Klaus Schwab, che oggi nessuno cita più, vittima anche lui di sovraesposizione mediatica). Qualcun altro ritiene che tutto questo sia semplicemente il preludio alla realizzazione del marxismo. Altri ancora sperano che Vladimir Putin e Xi Jinping diano una spallata al mondo Occidentale, marcio fino al midollo.

Io non credo che il mondo di ieri possa ritornare. Non ho fiducia nei giovani (che hanno dato prova di essere addomesticati, proni, dormienti e soprattutto ignoranti).

Tutto ciò che posso fare è scrivere la Verità. Che non è la mia verità, ma l’unica, universale, con la V maiuscola.

di Alfredo Tocchi, 24 luglio 2023