Milano, attivisti per il clima ricoprono di nastro la statua di Indro Montanelli: la deriva eco-demenziale
Non è invero la prima volta che la statua di Indro Montanelli viene fatta oggetto di attacchi: non molto tempo fa, erano state le femministe dell'arcobaleno a coprire di vernice fucsia il gusto del giornalista
E adesso gli ecoattivisti si accaniscono contro la statua di Indro Montanelli a Milano. Qualche giorno addietro infatti i guerriglieri verdi hanno avuto la pessima idea di fare un blitz presso i giardini di Palestro, ove è ubicata la statua di Indro Montanelli, che hanno coperto con nastri segnaletici per sensibilizzare, a loro dire, sulla questione ambientale. Non è invero la prima volta che la statua di Indro Montanelli viene fatta oggetto di attacchi: non molto tempo fa, erano state le femministe dell'arcobaleno a coprire di vernice fucsia il gusto del giornalista. Verso il quale sembra esserci un vero e proprio accanimento da parte dei tanti gruppetti fintamente antagonistici e segretamente funzionali all'ordine neoliberale, che non per caso li celebra a tutta pagina come eroi del nostro tempo. Quale poi possa essere la connessione fra l'attacco a una statua, segnatamente a quella di Indro Montanelli, e la tutela dell'ambiente resta un mistero della fede. E anzi sorge spontanea una domanda: come potranno mai prendersi cura dell'ambiente coloro i quali nemmeno riescono a tutelare i monumenti, le statue e il patrimonio culturale della nostra Italia? Una volta di più, i guerriglieri verdi risultano perfettamente complementari al progetto della green economy, vale a dire al cattivo ambientalismo neo-liberale, ove la vera ratio è sempre e solo quella del profitto.
Di Diego Fusaro.