Neraneve e i 7 compagni transgender, così Biancaneve e i 7 nani diventa politically correct. Via il principe, “patriarcale”

La fiaba per bambini più famosa al mondo stravolta dal politicamente corretto

La ricordate la fiaba dei fratelli Grimm di Biancaneve? La bimba con la pelle candida come la neve che, una volta cresciuta per sfuggire alle angherie dell’arcigna matrigna si rifugia nel bosco in una casetta abitata da 7 nanetti, cucinando e lavando per loro? E il principe? Lo ricordate il bel principe azzurro in sella a un cavallo bianco che, con un bacio, risveglia la bella Biancaneve dal sonno in cui era caduta dopo aver addentato la mela avvelenata?

Ricordate, quindi? Se la risposta è sì, dimenticate questa fiaba divenuta improvvisamente “patriarcale”, “non inclusiva” e non “gender friendly”.

La Disney ha deciso di rivoluzionare tutto in nome del politically correct a cominciare dalla protagonista, Biancaneve, la cui pelle nel remake che sarà proiettato il prossimo anno sul grande schermo, è scura.

Biancaneve con pelle scura e le creature fatate

Ad interpretarla infatti, è l’attrice Rachel Zegler, di origine latinoamericana. I nani, non saranno più “nani”, o meglio non saranno solo “nani”, ma un gruppo di persone di etnia e sesso diverso che verranno chiamate “creature fatate”.

Insomma, della bella favola che ha fatto sognare milioni di generazioni di bambine, cresciute col mito dell’amore che vince sempre, dell’amicizia e del bene che vince sul male, non resterà proprio nulla: nemmeno il principe. Quest’ultimo è stato eliminato perché ritenuto “patriarcale”. Poi, si può inserire in una fiaba politicamente corretta un uomo che bacia una donna senza consenso? Non sia mai!

La giustificazione: “Evitare di rafforzare stereotipi”

“La gente scherza sul fatto che siamo politicamente corretti con Biancaneve. Sì, lo siamo, ma perché ce n’è bisogno” ha detto l’attrice Rachel Zegler che interpreta Biancaneve. Un portavoce della Disney ha motivato invece l’eliminazione dei 7 nani: “Per evitare di rafforzare gli stereotipi del film d’animazione originale, abbiamo adottato un approccio diverso ai sette personaggi e ci siamo consultati con i membri della comunità di chi è caratterizzato da nanismo”.