Foggia, fratellini di 6 e 7 anni trovati morti annegati in un vascone d'irrigazione profondo 3 metri
Sono stati ritrovati i cadaveri dei fratellini di 6 e 7 anni annegati in un vascone nelle campagne di Manfredonia, a Foggia. Secondo gli inquirenti, si erano tuffati per fare un bagno
Dopo alcune ore di ricerche disperate, è purtroppo arrivata la triste conferma alle peggiori attese dei soccorritori. A Manfredonia, nel foggiano, sono stati ritrovati i corpi senza vita dei due fratellini di 6 e 7 anni scomparsi nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 11 luglio.
Due fratellini di 6 e 7 anni sono stati ritrovati annegati in un vascone nel foggiano
Le ricerche si erano subito concentrate attorno ad un vascone per l’irrigazione delle campagne nell’area della contrada di Fonterosa. Qui, infatti, gli inquirenti avevano trovato le ciabatte dei due bimbi di origine rumena. Subito i sommozzatori dei vigili del fuoco avevano iniziato a scandagliare il bacino profondo 3 metri, operazione resa difficile dall’opacità dei 5mila metri cubi d’acqua, alla ricerca di due cadaveri. Poche ore dopo, nella notte tra martedì e oggi, mercoledì 12 luglio, il ritrovamento.
A far scattare l’allarme erano stati i genitori dei due piccoli, impensieriti da non trovarli a casa. Il ritrovamento delle due paia di ciabattine dei bambini, poi, aveva subito indirizzato le ricerche al vascone, sul quale erano state puntate le fotocellule dei Vigili del Fuoco, per cercare di contrastare il buio ormai calato sul foggiano. Quando, infine, i sommozzatori riemergono dalle acque scure, viene confermato quanto non si sarebbe mai voluto ascoltare: i fratellini sono lì, insieme fino alla fine. “Un intervento drammatico”, questo è il solo commento rilasciato dai Vigili del Fuoco impegnati nella ricerca.
I Carabinieri hanno ovviamente aperto un’inchiesta per fare piena luce su quanto successo, anche se al momento l’ipotesi più battuta non sembra lasciare spazio a dubbi. Secondo gli inquirenti i piccoli si sarebbero tuffati per fare un bagno, forse spinti dal gran caldo che ieri batteva senza tregua il territorio. Un malore, probabilmente, che potrebbe aver colpito uno dei due, e l’intervento dell’altro per salvarlo, ne avrebbe motivato l’annegamento. Ipotesi da confermare, per il quale è atteso il termine delle indagini.