Omicidio Primavalle, Michelle Causo non era incinta. I genitori sul presunto assassino: "Ce l'ha ammazzata senza motivo, non stavano insieme"

I genitori di Michelle Causo, la vittima dell'omicidio di Primavalle, parlano per la prima volta ai cronisti. Chiedono giustizia, oltre a smentire che la figlia fosse incinta o stesse insieme al presunto assassino

Continuano le indagini degli inquirenti attorno al brutale omicidio di Michelle Maria Causo, colpita da numerose coltellate e lasciata dentro un sacco dell'immondizia accanto ad un cassonetto nel quartiere Primavalle, a Roma. Il principale sospettato resta il suo coetaneo originario dello Sri Lanka, al momento ancora sottoposto al fermo della polizia giudiziaria, nell'attesa dell'interrogatorio di convalida di lunedì. Arrivano anche i primi commenti, disperati, dei genitori di Michelle. Il padre, Gianluca, ha escluso che i due stessero insieme, oltre a smentire che sua figlia fosse incinta.

Parlano i genitori di Michelle

“Me l’ha massacrata. Voglio giustizia!”. Queste le parole della mamma di Michelle Maria Causo, uccisa da un coetaneo a coltellate. La donna, visibilmente sconvolta di ritorno dalla questura per il riconoscimento del corpo della figlia, è stata avvicinata dai giornalisti mentre rientrava nel suo appartamento. Era accompagnata da tre persone che la sostenevano ed è poi entrata nel portone di casa. L’unica cosa che riusciva a dire era il nome di Michelle e, quando le è stato chiesto se avesse intenzione di chiedere giustizia, ha risposto con un sì fermo e deciso. 

A fare eco al dolore della madre, e quello del papà, che accetta comunque di parlare con la stampa per chiarire alcune speculazioni in queste ore diffusesi sulla defunta figlia. "Ce l’hanno uccisa, senza motivo, come un cane. Gli amici hanno detto che (il presunto colpevole) era un ragazzino educato. Mia moglie lo ha conosciuto, era uno dei tanti amici di Michelle - ha detto l'uomo, che poi ha continuato, negando che i due avessero una relazione - Non era il suo fidanzato. Io non so come sia andata. Forse l’ha respinto, perché lei già ha il ragazzo. Sta dall’altra parte di Roma, anche lui è disperato". Gianluca, questo il nome del papà, ha poi concluso assicurando che la sua Michelle non fosse incinta, prima di ritirarsi in casa.

Il 17enne dello Sri Lanka è il principale sospettato, al momento sottoposto a fermo

Si trova attualmente in stato di fermo il 17enne originario dello Sri Lanka ma nato a Roma che avrebbe prima ucciso a coltellate e poi abbandonato vicino ad un cassonetto in un carrello della spesa Michelle Maria Causa, nel quartiere di Primavalle a Roma.

Il fermo dovrà essere convalidato, ma intanto il ragazzo è stato interrogato per molte ore in Questura. Il 17enne arrestato ha aggredito la ragazza Michelle Maria Causo, che si trovava nell'appartamento del giovane, con almeno cinque o sei le coltellate. Il minorenne ha poi cercato di sbarazzarsi del corpo portandolo su un carrello di quelli utilizzati per trasportare la spesa. 

La ragazza ha cercato di difendersi

Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, la giovane avrebbe tentato di difendersi ma i fendenti l'hanno raggiunta in varie parti del corpo. Risposte più certe arriveranno dall'autopsia sul corpo della giovane, che la Procura per i Minori dovrà affidare. Al momento del fermo da parte dalla polizia, il 17enne aveva ancora le scarpe sporche del sangue di Michelle Maria Causo. Il ragazzo ha cercato di portare il cadavere della vittima su un carrello per la spesa ma un passante ha notato le gocce di sangue ed ha allertato le forze dell'ordine.

Gli inquirenti, che hanno ascoltato per tutta la notte l'indagato, vogliono ora accertare il movente. Non si esclude la gelosia, dal momento che, seppurnon erano fidanzati, non è neanche escluso che si frequentassero.

“Nel sacco c’è del pesce” avrebbe detto il ragazzo

Secondo la testimonianza di un vicino di casa, che si sarebbe allarmato nel vedere del sangue gocciolare dal sacco che il ragazzo aveva in mano, quando gli è stato chiesto come mai, avrebbe risposto “nel sacco c’è del pesce” per cercare di giustificarsi. Il vicino si è comunque insospettito ed ha allertato le forze dell’ordine.

"Alle 2:15 io e la mia ragazza eravamo in un parco qua vicino. Quando siamo rincasati e c'era un carrello del supermercato fuori dal portone vuoto e ho pensato 'va bene, qualcuno deve uscire con qualcosa'. Sono rimasto in casa fino alle 15:16, dopodiché sono uscito di nuovo e ho visto il ragazzo con il sacco e le scale erano piene di sangue. Ci ho parlato perché non riuscivo a passare e lui mi ha detto di scavalcare il sacco che bloccava l'uscita. Gli ho anche chiesto se avesse bisogno di un aiuto a trasportarlo e cosa ci fosse dentro, mi ha risposto "del pesce". Così mi sono insospettito e ho chiamato la polizia" queste le parole del vicino di casa del giovane.