Caso Emanuela Orlandi, l'appello della famiglia ai senatori perché sia fatta chiarezza sulla scomparsa di 40 anni fa
Nota dell'avvocato della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, nella quale, dopo l'interessamento mostrato dal Papa durante l'angelus di domenica, si richiede l'impegno anche delle istituzioni italiane
Arriva una nota da parte dell’avvocata della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, rivolta ai senatori italiani; “La famiglia Orlandi si appella alla coscienza di ciascun senatore della Repubblica affinché si persegua la massima chiarezza e trasparenza rispetto alla vicenda di Emanuela Orlandi e a tutto quanto a questo caso possa essere correlato".
La nota arriva dopo l’interesse mostrato da Papa Francesco all’angelus
Questi sono giorni importanti e decisivi per la famiglia Orlandi e per il caso di Emanuela; oggi in Senato si decide infatti sull’istituzione di una commissione di inchiesta in merito alle scomparse di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori nel 1983. "L'Italia tutta merita oggi il segnale che è finalmente finito il tempo in cui non si cerca la verità. Il Parlamento, con l'istituzione di una commissione d'inchiesta, non potrà che essere determinante", conclude la nota.
La nota arriva pochi giorni dopo l’interesse mostrato dal pontefice durante l’ultimo Angelus, nel quale ha chiesto di pregare per Emanuela e per la sua famiglia, affinchè chi sa cosa è successo possa aiutare a scoprire finalmente la verità.
Papa Francesco ha rivolto per la prima volta pubblicamente un pensiero e una preghiera alla famiglia della 15enne cittadina vaticana. "In questi giorni - ha detto il Papa - ricorre il quarantesimo anniversario della scomparsa di Emanuela Orlandi. Desidero approfittare di questa circostanza per esprimere ancora una volta la mia vicinanza ai familiari, soprattutto alla mamma, e assicurare la mia preghiera. Estendo il mio ricordo a tutte le famiglie che sentono il dolore di una persona cara scomparsa".
I presenti hanno levato il grido "Verità" nell'ascoltare queste parole.
Il Vaticano ha aperto un’inchiesta interna seguita dal promotore Diddi
Nei giorni scorsi è arrivata poi anche la notizia dell’apertura di un’inchiesta interna del Vaticano e la riapertura di tutti i documenti, seguita dal promotore di giustizia Alessandro Diddi, alcuni già vagliati nel corso degli anni, altri che invece non sono mai stati presi in considerazione, per scoprire la verità su quanto è accaduto ad Emanuela.
Il Parlamento, con l'istituzione di una commissione d'inchiesta, non potrà che essere determinante", si legge inoltre nella nota.