Asti, Roberto Doro morto per malore improvviso a 62 anni: stava sfilando per il 29° Raduno nazionale dei Paracadutisti
Tragico epilogo al raduno dei paracadutisti ad Asti: Un partecipante muore per un malore durante la sfilata
Una giornata segnata da gioia e festa si è trasformata in un dramma improvviso durante il 29º Raduno nazionale dei Paracadutisti ad Asti. Roberto Doro, 62 anni, residente a Brusnengo in provincia di Biella, ha subito un malore mentre sfilava per la parata. Immediatamente soccorso dal personale del 118, è stato trasportato d'urgenza al Pronto Soccorso del Cardinal Massaia a causa di un arresto cardiaco in corso. Nonostante gli sforzi del personale medico, purtroppo, per Doro non c'è stato nulla da fare. La notizia della sua morte è stata tenuta nascosta durante la folla di partecipanti e spettatori che affollavano Piazza Alfieri, venendo a conoscenza solo una volta terminato l'evento e dopo che i partecipanti avevano lasciato il luogo del raduno.
Asti, morto per malore improvviso dovuto al caldo il 62enne Roberto Doro: stava sfilando per il 29° Raduno nazionale dei Paracadutisti
Quando si è diffusa la notizia, in rete sono state effettuate molte ricerche per capire se il malore improvviso potesse avere un collegamento con il vaccino Covid, ma non ci sono informazioni relative al vaccino e ad eventuali reazioni avverse. Il raduno, che ha visto la partecipazione di paracadutisti provenienti da tutto il Paese, è iniziato con lo sventolio del bandierone da Guinness dei Primati, la bandiera più grande d'Italia, che misura 1600 metri quadrati e pesa 135 chili. A portare il bandierone è stato il colonnello in congedo Paolo Filippini, suscitando grande emozione tra i presenti. Durante l'evento, il Generale di Corpo d'armata Lorenzo D'Addario, comandante del corpo d'armata di reazione rapida della Nato in Italia, è stato presente per dare il suo sostegno e partecipare alle celebrazioni.
La giornata si è conclusa con una maestosa sfilata, durante la quale i "baschi amaranto" hanno esposto la bandiera di guerra, protetta da un picchetto armato dell'8° reggimento guastatori. L'atmosfera di festa era coronata da lanci acrobatici dei paracadutisti che hanno catturato l'attenzione di tutti i presenti. Alla fine della sfilata, la bandiera è stata ammainata, simboleggiando la fine del raduno e il passaggio della torcia alla città che ospiterà la prossima edizione del Raduno Nazionale.