TheBorderline all'estero, Di Pietro in Spagna e Loiacono in Turchia, il giallo della scheda Sd scomparsa che conteneva un video girato con la telecamera nascosta sotto al sedile
I due youtuber si troverebbero all'estero, nel frattempo continuano le ricerche sulla scheda Sd, inserita nella telecamera nascosta dai TheBorderline sotto al sedile e puntata sul cruscotto verso la strada
I TheBorderline hanno fatto le valigie e sono fuggiti all'estero. A Casal Palocco, luogo dell'incidente ne sono sicuri: Matteo Di Pietro, il guidatore della Lamborghini si è rifugiato in Spagna mentre Vito Loiacono è in Turchia. Sul primo pende l'accusa di omicidio stradale e lesioni stradali aggravate, mentre il secondo era presente sulla Lamborghini ed ha continuato a filmare anche dopo lo schianto. Di quest'ultimo in particolare non si hanno notizie da giorni, con tutti i conoscenti concordi sul fatto che aveva lasciato l'Italia. Intanto continua la ricerca sulla scheda Sd scomparsa che conterrebbe un video che stava girando il collettivo.
TheBorderline all'estero, Di Pietro in Spagna e Loiacono in Turchia. Ed è caccia alla scheda Sd
Il video in questione potrebbe segnare una svolta nelle indagini, per questo gli inquirenti dopo aver acquisito cellulari e supporti informatici si stanno concentrando sulla scheda Sd. La telecamera trovata sotto al sedile che sarebbe servita per girare quel video, sarebbe stata posizionata sul cruscotto mentre riprendeva la strada.
Da qui si capisce come la velocità dei quattro nel provvedere a nasconderla, possa intrinsecamente risultargli fatale, specie se la scheda dovesse essere ritrovata. I consulenti esperti nella ricostruzione dei contenuti e della messaggistica stanno nel frattempo scandagliando le immagini di cui sono in possesso. Al vaglio anche una consulenza cinematica che dovrà chiarire a quale velocità stava andando il suv noleggiato. Il legale parla di un massimo di 60-70 km/h in una strada in cui era già vietato andare oltre i 30, ma è verosimile che il Lamborghini Urus abbia raggiunto una velocità di oltre 100 km/h, specie se come si apprende dalle ultime ricostruzioni, poco prima dell'incidente si sia inerpicato in un doppio sorpasso.
Ricostruzioni e testimonianze così come quella data da Gaia Nota, la supertestimone presente nell'auto dei 4 al momento dello schianto e seduta a fianco Di Pietro. Proprio il guidatore e principale responsabile della tragedia, risultato positivo ai cannabinoidi, avrebbe insistito perché quest'ultima salisse a bordo.