Nomina Commissario ER post alluvione, Fabrizio Curcio (Protezione Civile) favorito. La speranza di Bonaccini nella sponda del Quirinale

Il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio sarebbe il favorito alla nomina di Commissario alla ricostruzione in Emilia Romagna al posto di Bonaccini. Ira del Governatore

Attesa per la nomina del Commissario per la ricostruzione post alluvione in Emilia Romagna. Dopo settimane di poll position, il nome del Governatore Stefano Bonaccini sembra venire superato dal Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, apparentemente apprezzato tanto da Palazzo Chigi quanto dalle aree più “rosse” della regione.

Fabrizio Curcio favorito alla nomina di Commissario della ricostruzione post alluvione in Emilia Romagna

Prevista nei prossimi giorni la comunicazione del Governo riguardo al nuovo Commissario per la ricostruzione post alluvione in Emilia Romagna. Diversi i nomi tra i quali scegliere, ma, fino a poche ore fa, sembrava essere data per scontata la nomina del Governatore della regione, Stefano Bonaccini: pare, invece, che probabilmente non sarà così. Al suo posto l’esecutivo starebbe prendendo in seria considerazione Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento della Protezione Civile e apparentemente figura apprezzata, oltre che da Palazzo Chigi, anche dai territori più “rossi” della regione.

Il cambio di passo della maggioranza romana coglie in maniera inaspettata Bologna: solo 48 ore fa, infatti, il nome del Governatore non sembrava poter essere messo in discussione dagli altri sei candidati (oltre a Curcio c’è il commissario per l’emergenza idrica Nicola dell’Acqua, il generale Francesco Figliuolo, l’idrologo Andre Rinaldo, l’ex capo della Protezione Civile ai tempi del terremoto dell’Aquila Guido Bertolaso ed il sindaco di Ravenna Andrea de Pascale). Bonaccini poteva addirittura contare sulla stima personale del Presidente Meloni, oltre che sulla norma che vuole i presidenti di regione assumere i ruoli di commissario in emergenze del genere: regola non scritta, certo, ma sempre rispettata. Eppure le uscite e contro uscite delle ultime ore (“Il Governo non è un Bancomat” di Musumeci, “L’Emilia Romagna chiede soldi sulla fiducia” di Bignami e le relative ribattute delle amministrazioni locali) sembrano aver esacerbato rapporti ben più tesi di quanto sembrasse, per lo meno dietro le quinte.

Lo stesso Bonaccini inizia a sgomitare, e in televisione arriva la prima frase aspra rivolta all’esecutivo da parte del Governatore dopo molte settimane: “Contrarietà alle strumentalizzazioni politiche nella ricostruzione, un precedente molto grave. Dirò al Governo di fidarsi e se lavoreremo insieme la Romagna ripartirà al più presto”. Secondo alcuni osservatori, la candidatura del Governatore potrebbe comunque non uscire sconfitta dal toto nomi. Ad appoggiare Bonaccini, infatti, potrebbe esserci il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nelle scorse settimane giunto in visita alle zone colpite dall'alluvione e mostratosi molto vicino al Governatore. Nessun commento, chiaramente, da parte del Quirinale.

Questa, quindi, la situazione alla data del 21 giugno. Più definite informazioni dovrebbero arrivare nelle prossime ore, stando a quanto riferito ieri dal Ministro Musumeci: “Forse giovedì porteremo in Consiglio dei Ministri il disegno di legge con le nuove norme per la ricostruzione. Sulla ricostruzione ci sarà un commissario straordinario che avrà le graduali risorse necessarie e naturalmente arriverà anche presto”.