Papa Francesco, l'Angelus dopo le dimissioni dal Gemelli: "Grazie per l'affetto e le preghiere". Ricorda le vittime del naufragio in Grecia e dell'attentato in Uguanda

Papa Francesco al primo Angelus dopo le dimissioni dal Policlinico Gemelli. Prega per le vittime nel naufragio dell'Egeo: "Il mare sembrava calmo"

È con una voce ancora debilitata ma piena di speranza che Papa Francesco ha fatto la sua prima apparizione pubblica dopo il ricovero al Policlinico Gemelli. Affacciato alla finestra del Palazzo apostolico in piazza San Pietro, il Pontefice ha recitato l'Angelus insieme ai numerosi fedeli presenti, condividendo parole di compassione e solidarietà verso le recenti tragedie che hanno colpito il mondo.

Papa Francesco, primo Angelus dopo le dimissioni dal Gemelli: "Grazie per l'affetto e le preghiere". Ricorda le vittime del naufragio in Grecia e dell'attentato in Uguanda 

Il Santo Padre ha colto l'occasione per ringraziare tutti coloro che gli hanno manifestato sostegno durante il periodo di degenza in ospedale. “Desidero esprimere la mia gratitudine a quanti nei giorni del mio ricovero al Policlinico Gemelli mi hanno manifestato affetto, premura e amicizia e mi hanno assicurato il sostegno della preghiera. Questa vicinanza umana, e vicinanza spirituale, è stata per me di grande aiuto e conforto. Grazie a tutti, grazie a voi, grazie di cuore” ha esordiato Papa Francesco.

Durante il suo discorso, Papa Francesco ha anche ricordato le vittime dell'attentato terroristico avvenuto in una scuola in Uganda, esprimendo la sua vicinanza e chiedendo preghiere per la pace.

Martedì 20 giugno ricorre la Giornata del Rifugiato promossa dalle Nazioni unite. L''incidente in Grecia ha causato numerose vittime e il Pontefice ha voluto rinnovare la sua preghiera per coloro che hanno perso la vita, chiedendo un impegno costante per prevenire simili tragedie in futuro. “Con grande tristezza e grande dolore penso alle vittime del gravissimo naufragio avvenuto nei giorni scorsi a largo della Grecia. Sembra che il mare fosse calmo. Imploro che si faccia sempre tutto il possibile per prevenire simili tragedie”.

“Dio non è distante, ma è Padre, ti conosce e ti ama; vuole tenerti per mano, anche quando vai per sentieri ripidi e accidentati, anche quando cadi e fai fatica a rialzarti e riprendere il cammino. Lui, il Signore, è lì con te. Anzi, spesso nei momenti in cui sei più debole, puoi sentire più forte la sua presenza. Lui conosce la strada, Lui è con te, Lui è tuo Padre” ha poi concluso.